Ucraina: negoziati per la fuga da Mariupol

lunedì 16 maggio 2022


Negoziati in corso per fare uscire le persone da Mariupol, compresi i combattenti ucraini che si trovano nell’acciaieria Azovstal. Questo è quanto annunciato, in un video-messaggio, da Volodymyr Zelensky: “Stiamo proseguendo trattative molto difficili e delicate per salvare la nostra gente da Mariupol, da Azovstal. Ci occupiamo quotidianamente di questo. E la cosa principale è che gli accordi siano rispettati”.

Il conflitto

Alexander Khodakovsky, comandante di una unità delle forze interne dell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), ha fatto sapere che dieci combattenti ucraini sono stati bloccati sul terreno dell’acciaieria Azovstal: “I primi dieci militari che portavano bandiere bianche sono usciti da un tunnel”.

Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, a sua volta ha smentito la resa di alcuni combattenti dell’acciaieria. Intanto, l’Ukrainska Pravda ha segnalato missili russi sparati in mattinata su Mykolaiv: colpito il quartiere di Ingulsky. Il sindaco Alexander Senkevich ha parlato di un incendio in un negozio di mobili, un’auto bruciata e vetri in frantumi in alcuni edifici residenziali. Tutto a seguito dell’attacco. Tra le altre cose, l’agenzia Ukrinform ha sottolineato che gli ucraini hanno fatto saltare alcuni ponti ferroviari tra Rubizhne e Sievierodonetsk, nella regione di Lugansk. Nella zona a est del Paese, ennesimi attacchi dei russi nella parte in direzione di Donetsk. Attacchi missilistici pure sulla regione di Odessa, anche contro un ponte sull’estuario del Dnestr. Infine, le truppe di Kiev che difendono Kharkiv avrebbero raggiunto il confine con la Russia.

Nato, Finlandia, Svezia e Russia

Svezia e Finlandia sono ormai pronti a mettere la parola “fine” al modello di neutralità. Sergei Ryabkov, viceministro degli Esteri, ha riferito che l’ammissione è un errore con conseguenze di vasta portata. Citato dall’agenzia Interfax ha inoltre aggiunto che la Nato “non deve farsi illusioni” in merito al fatto che la Russia possa digerire l’adesione di Svezia e Finlandia all’Alleanza Atlantica. Poi sono arrivate le parole di Vladimir Putin: “L’espansione della Nato è artificiale. La Russia non ha problemi con la Finlandia e Svezia, la loro possibile adesione alla Nato non crea alcuna minaccia per Mosca. La risposta della Russia all’adesione alla Nato di Finlandia e Svezia dipende da come l’Alleanza espande le infrastrutture, i problemi sono creati dal nulla”.

Sanzioni ed embargo del petrolio

Dmitro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, ha scritto su Twitter: “Ho iniziato la mia visita a Bruxelles per spingere per il sesto pacchetto di sanzioni Ue alla Russia, che deve includere un embargo al petrolio. Mi concentrerò anche sulla fornitura di altre armi e la concessione all’Ucraina dello status di candidato Ue. Crediamo che l’Ucraina meriti una valutazione individuale e basata sul merito”.


di Alessandro Buchwald