Che cos’è l’alleanza Quad?

martedì 24 maggio 2022


India, Stati Uniti, Australia e Giappone. I fantastici quattro dell’alleanza Quad si sono incontrati per la prima volta dopo il terremoto-tsunami in Indonesia del 2004. Solo tre anni dopo, nel 2007, si riuniranno sotto il nome di Dialogo quadrilaterale sulla sicurezza. L’obiettivo principale di questo gruppo è quello di contrastare la crescente influenza della Cina nella regione dell’Asia-Pacifico. Il primo atto importante del Quad è stato, sempre nel 2007, un’esercitazione navale congiunta nell’ambito delle manovre di Malabar, ovvero un insieme di giochi di guerra simulati e manovre di combattimento. Scopo dichiarato dei partecipanti all’evento è quello di garantire la libertà di navigazione nei mari indo-pacifici nel rispetto della legalità.

L’anno successivo, l’Australia si ritirerà dall’alleanza per opera del primo ministro Kevin Rudd. A causa dei diversi interessi commerciali condivisi tra Canberra e Pechino, il premier non volle far parte di una composizione percepita come una sfida aperta alla Cina. Andando avanti nel tempo, l’Amministrazione di Donald Trump si limitò ad appoggiare il Quad, coerentemente con la politica estera del presidente, basata sull’equilibrio tra parti contrapposte. I violenti scontri al confine tra Cina e India hanno spinto a ricostituire l’alleanza inattiva, sancendo il ritorno australiano nelle file dell’intesa. Il processo di consolidamento del Quad ha ricevuto una bella spinta dall’Amministrazione del presidente americano Joe Biden. Il democratico ha organizzato il primo vertice virtuale dei leader del gruppo nel marzo 2021. Nel settembre dello stesso anno, i Quattro si incontrano nuovamente a Washington, cementando ulteriormente questa alleanza informale. Ecco la nuova strategia di Washington: costruire coalizioni di Paesi e istituzioni attorno a esigenze comuni, piuttosto che alleanze militari tradizionali.

Se per alcuni Paesi, come l’India, il Quad è uno strumento di difesa, per gli altri è diventato un modo per perpetrare azioni di soft power, ovvero metodi subdoli di controllo assolutista, da contrapporre a una Cina dichiaratamente totalitaria. I quattro Paesi si sono impegnati a distribuire 1,3 miliardi di dosi di vaccino. Altri temi in discussione sono il cosiddetto trasporto marittimo pulito, la lotta al riscaldamento globale e lo sviluppo di un’infrastruttura informatica e internet più sicura.

Infine, dopo una riunione dei ministri degli Esteri del Quad a Melbourne a febbraio, i leader dei Quattro parteciperanno a un vertice a Tokyo oggi. È previsto che concordino un sistema comune per tracciare il traffico marittimo regionale, anche “nelle acque territoriali e nelle zone economiche esclusive”. Ciò che si vociferava da tempo, pronosticato da illustri “addetti ai lavori” come Tim Marshall (Le 10 Mappe che spiegano il Mondo, Garzanti, 2020), adesso è sotto gli occhi di tutti: il centro degli interessi globali non è più atlantico, ma l’Indo-Pacifico.


di Zaccaria Trevi