I terminator di San Francisco

Green light dalla contea di San Francisco – con otto favorevoli e tre contrari – sulla possibilità di affiancare dei robot ai poliziotti, equipaggiati per uccidere. Per diventare ufficialmente legge, il Consiglio (in agenda il 6 dicembre) deve nuovamente approvare la proposta. E questa deve essere poi firmata dal sindaco, London Breed. Contro ogni previsione, il primo cittadino di area democratica si è già espresso a favore dei “terminator”, spianando probabilmente la strada a questo provvedimento. Come da pronostico, si è subito infiammato lo scontro tra chi pensa che gli automi non debbano avere la possibilità di decidere su una vita umana e chi, troppi problemi, non se li pone. I detrattori della proposta della contea sostengono che sia pericoloso togliere l’impatto emotivo dall’equazione. Inoltre, fanno notare che questa scelta porterebbe a un’ulteriore militarizzazione delle forze dell’ordine.

Il Board of Supervisor – ovvero il Consiglio delle autorità di vigilanza – dichiara che consentirebbe agli agenti di schierare gli automi dotati di esplosivi solo in circostanze estreme. Secondo la polizia della città californiana, i robot-killer, come vengono definiti, sarebbero perfetti per “violare strutture con allinterno soggetti violenti, armati o pericolosi”. E potrebbero servire per “rendere inefficaci o disorientare sospetti violenti”. Insomma, dei terminator da usare come ultima spiaggia.

David Lazar, assistente capo del dipartimento di polizia di San Francisco, ha ammesso che il comando ancora non possiede robot armati per uccidere, ma che la misura potrebbe essere necessaria in futuro. Come esempio, ricorda al pubblico che gli automi sarebbero stati utili a Las Vegas nel 2017, quando un uomo ha aperto il fuoco dalla sua stanza d’albergo, togliendo la vita a 60 persone.

“Nessuna politica – continua Lazar – può anticipare ogni situazione immaginabile o circostanza eccezionale che gli ufficiali potrebbero dover affrontare”. C’è da dire che la proposta è stata scritta in modo tale che solamente gli ufficiali – e neanche tutti, solo quelli più alti in grado – possono chiamare alle armi i robot-killer, e solo dopo aver fatto il possibile per evitare l’escalation.

Allo scontro fra tifoserie tra i pro e i contro terminator forse sfugge che questi automi, negli Stati Uniti, sono già stati utilizzati in passato. In primis, nel 2016, quando gli agenti di Dallas hanno guidato un robot carico di C4 verso un cecchino che stava colpendo a morte i poliziotti. Inoltre, il Governo federale fornisce da tempo attrezzature militari e tattiche ai “semplici poliziotti”, tra cui uniformi mimetiche, baionette e veicoli blindati.

Da questi strumenti ai robot-killer il passo è breve. Stando alle dichiarazioni della Sfpd, gli automi – del tipo utilizzato a Dallas nel 2016 – sono già a disposizione del comando, ma vengono utilizzati solo per operazioni di ricognizione, soccorso e disinnesco bombe. “Voglio solo ribadire che l’attrezzatura è già in nostro possesso”, ha detto un portavoce. “Non abbiamo mai dovuto usarla in quel modo e spero che non dovremo mai farlo in quel modo. Ma abbiamo bisogno dell’opzione, per poter salvare vite umane nel caso in cui dovessimo avere quel tipo di tragedia nella nostra città”.

Aggiornato il 02 dicembre 2022 alle ore 14:00