Taiwan: le incursioni della Cina

Taiwan avrebbe fatto decollare i propri aerei da combattimento, messo in allerta la marina e attivato i sistemi missilistici per rispondere alle operazioni dell’Esercito popolare di liberazione (Pla) che ha mobilitato, in base alle rilevazioni fino alle 6 locali, 34 jet e 9 navi da guerra intorno all’isola.

Questo quanto reso noto dal ministero della Difesa di Taipei, secondo il quale 20 aerei avrebbero oltrepassato la linea media intra-stretto, ossia la zona cuscinetto non ufficiale.

La Cina rivendica l’isola come parte “inalienabile” del suo territorio, malgrado la Repubblica popolare non l’abbia mai controllata. E quindi da riunificare pure con la forza, se necessario. La stessa Pechino ha minacciato più volte ritorsioni contro gli Stati che hanno intenzione di avere legami più stretti con Taiwan.

“Taipei – ha indicato Rainews – ha risposto alle minacce cinesi, acquistando dagli Usa e sfruttando l’economia ad alta tecnologia per rafforzare le relazioni estere, oltre a rivitalizzare l’industria nazionale della difesa. Il servizio militare obbligatorio per gli uomini è stato esteso da quattro mesi a un anno e i sondaggi mostrano alti livelli di sostegno popolare all’aumento della spesa per la difesa contro le pressioni cinesi. La mobilitazione generale è stata rafforzata dopo l’aggressione della Russia ai danni dell'Ucraina, vista come un possibile esempio di invasione cinese dell’isola”.

Aggiornato il 07 novembre 2023 alle ore 15:55