Usa: raccolti i pezzi del pallone spia cinese

Dopo alcuni attimi di tensione, è arrivato il momento di rimettere insieme i pezzi. Gli Stati Uniti hanno confermato di aver recuperato i primi detriti del pallone spia cinese abbattuto sabato scorso. A dare la notizia, il portavoce militare della Casa Bianca, John Kirby, aggiungendo che i resti non saranno restituiti a Pechino. L’operazione è avvenuta al largo della costa della Carolina del Sud, nel sud-est del Paese. “Hanno recuperato alcuni detriti dalla superficie del mare” ha commentato il contrammiraglio, precisando che “le condizioni meteorologiche” avverse non hanno permesso operazioni per la ricerca subacquea. La Cina, quindi, non riceverà i cocci del suo marchingegno.

Intanto, sono piovute critiche con il presidente Joe Biden da parte dell’opposizione repubblicana, con l’accusa di aver tergiversato troppo e di non aver abbattuto in tempi celeri la spia volante. Kirby, parlando per conto della Stanza ovale, ha assicurato che il ritardo, fortuito o meno, delle operazioni ha dato al Pentagono una “straordinaria opportunità per comprendere meglio e studiare il pallone”, in attesa che i detriti forniscano ulteriori informazioni.

Il militare – ormai in pensione – ha rassicurato i suoi concittadini, confermando che gli Usa hanno comunque “preso misure per limitare la raccolta (di dati, ndr) che il pallone avrebbe potuto effettuare al di sopra dei nostri siti militari sensibili”. John Kirby ha anche voluto sottolineare che “non c’è stato nessun disaccordo tra Biden e il Pentagono” sull’abbattimento. A onor del vero, alcuni media avrebbero riferito che il presidente statunitense avrebbe ordinato immediatamente la distruzione del pallone spia, salvo poi essere fermato dai vertici militari di Washington. Biden “ha espresso un’intenzione – ha spiegato il portavoce – e il Pentagono ha fatto la sua valutazione, come succede sempre”.

Intanto, la missione di Antony Blinken in Cina è stata annullata. Il segretario di Stato sarebbe dovuto partire alla volta di Pechino tra il 5 e il 6 febbraio, ma “l’incidente del pallone cinese non ha certo migliorato i rapporti” tra i due Paesi, ha confessato Kirby commentando lannullamento. “Non era il momento per una visita faccia a faccia” ha evidenziato il portavoce, “ma il viaggio del segretario di Stato è solo rinviato”. L’Organizzazione delle nazioni unite (Onu), si è detta certa che Usa e Cina risolveranno responsabilmente questa crisi.

Aggiornato il 07 novembre 2023 alle ore 15:56