Iran, strade bloccate: divampano le proteste

Il fuoco appiccato, le strade bloccate. In Iran tornano a farsi sentire con forza le proteste antigovernative, che hanno preso nuovamente corpo a 40 giorni dall’esecuzione di due giovani dimostranti: Mahdi Karmi e Mohammad Hosseini.

Questo è quanto riportato dalla Bbc Persian. Sui social sono apparsi dei video di manifestazioni andate in scena nelle ore scorse a Teheran, Arak, Isfahan, Izeh nella provincia di Khuzestan e Karaj. Nel mirino dei dissidenti il leader della Repubblica islamica, Ali Khamenei.

Il Paese, quindi, continua a vivere nel terrore. Come ricordato nei giorni scorsi da Rainews: “Secondo Hrana, agenzia di informazione, altri sette prigionieri sono stati impiccati nelle prigioni di Karaj, Urmia e Arak all’alba di martedì 14 febbraio. Tre dei quali condannati alla pena capitale per droga e omicidio. Uno è identificato come Mehdi Dostari di Karaj mentre degli altri non si conosce ancora l’identità. E ancora secondo il post su Instagram 25 cittadini sono stati uccisi nella prigione di Arak accusati di reati connessi alla droga”.

“E anche l’Ong per i diritti umani Hengaw – si legge nel portale – ha annunciato l’esecuzione di altri due prigionieri di nome Milad Jajoi Khanik e Mohammad Ali Akhtari Kahlan nella prigione di Urmia. I due uomini sarebbero stati condannati a morte per aggressione aggravata da rapina a mano armata”.

Aggiornato il 17 febbraio 2023 alle ore 15:24