Sciopero Lufthansa: la Germania nel caos

Un venerdì 17 nero, a tutti gli effetti, per i trasporti. In particolare, in Germania lo sciopero di Lufthansa ha gettato i principali aeroporti del Paese – compresi quelli di Francoforte e Monaco sud – nel caos. Lo stop avrà un forte impatto sul traffico di passeggeri e sugli scali, in quanto i fermi programmati del personale di terra non consentiranno ai vari terminal di operare. Quest’azione interessa collettivamente sette scali tedeschi che, insieme, raccolgono i due terzi dei voli passeggeri dello Stato teutonico. Lo sciopero è entrato in vigore nelle prime ore di oggi, e durerà fino all’alba di sabato 18. Gli hub di Francoforte, Monaco, Stoccarda e Amburgo hanno perfino deciso di sospendere tutti i voli commerciali, in previsione dell’influenza che lo stop avrà (e sta avendo) sulle loro operazioni.

“Siamo dispiaciuti per l’enorme impatto di questo sciopero che viene effettuato a spese dei nostri passeggeri – sostiene Michael Niggemann, membro del Comitato esecutivo e direttore delle risorse umane e delle infrastrutture del gruppo Lufthansa – non siamo parte in causa della contrattazione collettiva e non abbiamo alcuna influenza su di essa. Tuttavia – continua il comunicato – i nostri ospiti e noi siamo colpiti in modo massiccio. Più di 1.300 cancellazioni di voli per le sole compagnie aeree del gruppo Lufthansa dimostrano ancora una volta quanto sia vulnerabile e fragile il sistema di trasporto aereo nei confronti degli scioperi”.

Nello specifico, Francoforte, ospita l’hub aeroportuale più grande di tutta la Germania ed è lo snodo con il più alto traffico di tutta l’Unione europea. La società che lo gestisce, Fraport, definisce “sproporzionate” le conseguenze dello sciopero. La compagnia assicura che, per la giornata odierna, sono previsti 1.005 movimenti – tra decolli e atterraggi – e un totale di circa 137mila passeggeri saranno colpiti dalle cancellazioni. Secondo le stime dell’Associazione aeroportuale tedesca (Adv), sono quasi 300mila i viaggiatori i cui voli sarebbero in bilico. Un portavoce dell’azienda che gestisce l’hub di Monaco conferma che nessuno dei 700 decolli e atterraggi – previsti tra la mezzanotte di venerdì e l’una del mattino di sabato – avrà luogo.

Discorso a parte va fatto per i voli dei leader di tutto il mondo, che dovrebbero essere assicurati. Oggi sono attesi alla Munich security conference, tra gli altri, il presidente francese Emmanuel Macron e il vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, che già si trovava nella capitale bavarese.

Aggiornato il 17 febbraio 2023 alle ore 14:15