Parlamentari ubriachi in aula. Interviene il presidente dell’Assemblea

Lo stress e i ritmi serrati di lavoro durante l’esame della riforma delle pensioni in Francia avrebbero spinto i deputati dell’Assemblea nazionale ad aumentare il consumo di bevande alcoliche. Un via vai continuo dalla buvette del Parlamento, che ha scatenato discussioni con toni decisamente più accesi del solito. Lo riferisce il Le Journal du dimanche, precisando che la questione è stata posta all’ordine del giorno di una riunione dell’Assemblea, che ha visto la partecipazione della presidente, dei questori, dei vice presidenti, dei segretari e dei presidenti dei vari gruppi parlamentari.

Al momento, non sono stati resi noti dati quantitativi sulle bevande consumate, ma a suonare un campanello d’allarme sono state le varie liti verbali tra deputati durante i lavori, visibilmente stressati dalle sedute in tarda ora e dai ritmi serrati imposti dal calendario governativo. Secondo alcune testimonianze anonime, è venuto fuori che qualche politico avrebbe iniziato a ordinare coppe di champagne già alle 11 di mattina, per passare al rum alle 16, con un picco di consumazioni tra le 20 e le 21.30. di conseguenza, la buvette è rimasta “a secco” di alcol per alcuni giorni.

La stampa francese ha riportato alcune immagini decisamente poco professionali, come quelle di un deputato di La France Insoumise (sinistra radicale) che avrebbe dato di corpo in una pattumiera di Palazzo Borbone in preda ai fumi dell’alcol, mentre altri non si reggevano più in piedi, aiutati dai camerieri del bar dell’Assemblea. Venerdì scorso, in chiusura dei dibattiti sulla riforma, la seduta in parlamento si sarebbe protratta fino alle 3 di notte, accompagnata dal consumo di vari drink alla buvette e nei giardini del palazzo. Anche se quella di bere è considerata una “tradizione parlamentare”, la presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet ha già fatto un richiamo formale ai capigruppo, chiedendo di segnalare i casi di deputati più problematici per eccesso di alcol.

Aggiornato il 28 febbraio 2023 alle ore 16:39