No alla pena di morte per i responsabili dell’omicidio di Luca Attanasio

No alla pena di morte per i responsabili dell’omicidio di Luca Attanasio. La Fondazione Mama Sofia, presieduta da Zakia Seddiki Attanasio, che si propone di promuovere la diffusione di valori di pace, giustizia e solidarietà tra i popoli per una cultura della integrazione, della legalità e della non violenza, dice no alla pena di morte nel processo in corso a Kinshasa nei confronti dei responsabili dell’omicidio dell’Ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista Mustafa Milambo.

“Ho accolto con dolore – dichiara Zakia Seddiki Attanasio – la richiesta di condanna alla pena di morte per gli imputati, nel processo in corso a Kinshasa, per l’assassinio di Luca, Vittorio e Mustafa. Luca era un uomo buono, mosso da profonde motivazioni umanitarie e di elevatissimi ideali ed era assolutamente contro la pena di morte. Ne avevamo parlato spesso e desidero testimoniarlo ora, di fronte a questa richiesta di condanna alla pena capitale.

Chiediamo al Ministero degli Affari Esteri, che era la sua casa, e all’Ambasciata d’Italia a Kinshasa, parte civile nel processo, di trasmettere a chi dovrà emettere il giudizio, questo nostro desiderio, questo nostro appello. Luca avrebbe voluto proprio questo. Attraverso l’associazione Mama Sofia, ideata e fortemente voluta da Luca, vi chiedo di aggiungere la vostra firma contro la pena di morte in questo processo e più in generale nel mondo. Sono convinta – conclude Saddiki Attanasio – che sia il modo giusto di onorare la memoria di Luca e di promuovere quegli ideali di amore per l’umanità cui egli si è sempre ispirato”.

Con la sua azione e il suo messaggio la Fondazione intende sollecitare istituzioni, governi e organizzazioni nazionali e internazionali a operare a tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici dei minori e dei giovani socialmente e economicamente svantaggiati ed in generale dei minori a rischio nei Paesi ad economia in transizione, sottosviluppati o in via di sviluppo, favorendo la cosiddetta Cittadinanza universale come capacità di tutti i popoli non solo di godere formalmente di diritti, ma soprattutto di poterli concretamente esercitare.

Per questo, la Fondazione mette a disposizione misure di accompagnamento al percorso di vita e di formazione educativa, culturale e professionale dei minori e giovani anche migranti, e di sostenere l’attivazione, tra gli altri, di servizi educativi per la prima infanzia, progetti di edilizia scolastica e di lotta alla povertà educativa e professionale. Tra gli obiettivi di Mama Sofia rientra, inoltre, la promozione dell’arte quale veicolo fondamentale per diffondere i valori della cultura e dell’istruzione, anche mediante cooperazione con organismi nazionali e internazionali, enti privati e pubblici che condividano e perseguano finalità compatibili con la missione della Fondazione stessa.

(*) Tratto da Almanews24

Aggiornato il 14 marzo 2023 alle ore 12:44