Raid americano risponde al drone iraniano

venerdì 24 marzo 2023


Le forze armate degli Stati Uniti d’America hanno portato a termine un raid aereo contro alcune strutture dei pasdaran, il corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran, nella Siria orientale. Benché il Pentagono non abbia rivelato il luogo esatto dell’attacco, nella città di Deir el-Zor sono scoppiate esplosioni di grandi dimensioni. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, almeno otto combattenti, appartenenti alla milizia filoiraniana, sarebbero rimasti senza vita. “I raid Usa hanno preso di mira dei depositi di armi nella città di Deir el-Zor, dove sono stati uccisi sei combattenti filo-iraniani, altri due dei quali sono stati uccisi da attacchi che hanno colpito il deserto di Moyadine e le vicinanze di Al-Bukamal”, scrive lOng.

Il bombardamento dell’esercito Usa è una risposta all’attacco di un drone iraniano che ha ucciso un contractor – ovvero un mercenario – e ferito cinque membri del personale di servizio statunitense in una struttura di manutenzione in una base della Coalizione anti-Isis vicino Al-Hasakah, nel nord-est del Paese. Difatti, centinaia di soldati americani sono ancora stanziati in Siria, a sostegno delle Forze democratiche siriane (Sdf), l’esercito de facto dei curdi nell’area. “Sotto la direzione del presidente Joe Biden, ho autorizzato le forze del comando centrale degli Stati Uniti a condurre attacchi aerei di precisione stasera nella Siria orientale contro strutture utilizzate da gruppi affiliati al Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche dell’Iran (Irgc)”, ha puntualizzato il segretario alla Difesa Lloyd Austin. “Gli attacchi aerei sono stati condotti in risposta all’attacco di oggi – ha continuato l’ex generale – nonché a una serie di recenti attacchi contro le forze della coalizione in Siria da parte di gruppi affiliati all’Irgc”.

L’azione punitiva del Pentagono – attraverso quest’attacco di precisione – vuole limitare il rischio di escalation e ridurre al minimo le vittime tra i paesi della Coalizione. “Come ha chiarito il presidente, prenderemo tutte le misure necessarie per difendere il nostro popolo e risponderemo sempre in un momento e in un luogo a nostra scelta”, ha affermato il segretario Austin. E ancora: “Nessun gruppo colpirà impunemente le nostre truppe”. “I nostri pensieri sono con la famiglia e i colleghi del contractor che è stato ucciso e con coloro che sono stati feriti nell’attacco di oggi”, ha detto il politico, ormai ex militare.


di Redazione