Le perdite dell’esercito di Putin, il “macellaio”

mercoledì 27 marzo 2024


La Russia ha perso quasi 500mila soldati dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina. Per la precisione 439.190 uomini, giovani e donne dell’Esercito hanno perso la vita dal 24 febbraio 2022, mandati a combattere dal “macellaioVladimir Putin. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev. “Macellaio” è il termine usato da Joe Biden per descrivere il presidente russo durante un comizio nella Carolina del Nord. Con i 400 miliardi di dollari che gli Stati Uniti guadagnerebbero dalla nuova tassa per i ricchi “potremmo fare tantissime cose, incluso assicurarci finalmente di proteggere l’Ucraina da quel macellaio di Putin”, ha annunciato l’inquilino della Casa Bianca.

Nel frattempo, i caduti nell’esercito russo continuano ad aumentare. Nella stima dello Stato maggiore ucraino sono inclusi i 1.030 soldati vittime della Difesa ucraina dell’ultimo giorno. Secondo il rapporto di Kiev, il Cremlino ha perso anche 6.904 carri armati, 13.216 veicoli corazzati da combattimento, 14.539 veicoli, 10.931 sistemi di artiglieria, 1.019 sistemi di razzi a lancio multiplo, 728 sistemi di difesa aerea, 347 aerei, 325 elicotteri, 2.015 missili da crociera, 8.578 droni, 1.794 aerei speciali, oltre a unità di equipaggiamento, 26 imbarcazioni e un sottomarino.

Solo questa notte, la Russia ha lanciato 13 droni kamikaze su diversi obiettivi sul territorio ucraino. Di questi, 10 sono stati abbattuti dai sistemi di difesa di Kiev. Lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare ucraina. I velivoli senza equipaggio, del tipo Shahed, provenivano dalla regione russa di Kursk e sono stati intercettati e distrutti nelle regioni di Kharkiv, Sumy e Kiev. Infine, poche ore fa è stato annunciato l’arresto di due agenti segreti russi, rispettivamente nella capitale e a Odessa. “I criminali hanno tentato di identificare le posizioni delle truppe ucraine e di inviare agli occupanti le relative coordinate per regolare gli attacchi aerei russi”, hanno spiegato i servizi di sicurezza ucraini.


di Zaccaria Trevi