I 40 anni di Voyager-1, il primo passo oltre il Sistema solare

martedì 5 settembre 2017


Era il 5 settembre 1977, quando la sonda Voyager-1 della Nasa veniva lanciata da Cape Canaveral, a due settimane di distanza dalla gemella Voyager-2, per affrontare una missione di quattro anni alla scoperta del Sistema solare: nessuno allora poteva ancora immaginare che quel concentrato di sogni e tecnologia avrebbe prolungato la missione per un periodo dieci volte superiore alle attese, continuando la sua corsa nello spazio fino a diventare, nel 2013, il primo veicolo costruito dall’uomo a passare le “colonne d’Ercole” del nostro sistema planetario e a tuffarsi nell’ignoto dello spazio interstellare. A 40 anni da quel lancio, Voyager-1 è ancora in piena attività e continua a comunicare con la Terra, da cui la separano ormai oltre 20 miliardi di chilometri, una distanza record mai raggiunta da nessun altro manufatto umano.

Per celebrare questo anniversario e gli incredibili traguardi tagliati dalle due sonde nei decenni, la Nasa sta preparando una festa davvero interstellare nel più famoso museo del mondo dedicato all’aeronautica e allo spazio, il National Air and Space Museum di Washington. Le celebrazioni saranno trasmesse oggi in diretta sul sito dell’agenzia spaziale americana e prenderanno il via alle 18:30 (ora italiana). Sono previste diverse tavole rotonde con esperti che ricorderanno la storia della missione e i suoi risultati scientifici, evidenziando l’impatto che hanno avuto sull’immaginario collettivo. Le sonde Voyager sono infatti una pietra miliare dell’esplorazione del Sistema solare, fonte di ispirazione per intere generazioni di fisici, ingegneri e astronauti. Basti pensare ai traguardi storici tagliati da Voyager-2: nel 1979 ha salutato Giove e le sue lune; nel 1981 si è tuffata in un anello di Saturno allora sconosciuto e ha fotografato la luna Febo; nel 1986 ha “annusato” l’atmosfera di Urano, “ascoltato” il campo magnetico del pianeta e scoperto alcune delle sue lune. Ancora oggi i suoi dati continuano a stupire: è del 2016, per esempio, la scoperta di altre due lune di Urano, resa possibile dai dati raccolti nel 1986. Anche Voyager-1 non è stata da meno: dopo aver studiato Giove, Saturno, Urano e Nettuno, la sonda ha attraversato la zona turbolenta in cui il vento solare si scontra con i gas che riempiono lo spazio tra le stelle, ed è stata la prima a uscire nello spazio interstellare nel settembre 2013. A farle gli auguri di buon compleanno, oggi a Washington, ci sarà anche un ospite a sorpresa, una celebrità che le invierà un messaggio galattico.


di Redazione