In America Latina il 55% delle aziende usa software “pirata”

Secondo un recente studio di Bsa The Software Alliance, in America Latina il 55 per cento delle imprese utilizza programmi illegali senza licenze ufficiali. Lo riporta AETecno. Lo studio riporta che a livello mondale il 39 per cento delle aziende usa programmi senza licenze e questa cifra raggiunge il 55% in America Latina, un dato alto ma migliore rispetto al 2009, quando la percentuale era di 8 punti maggiore.

A livello regionale, il Venezuela occupa il primo posto per software pirata, con l’88% di imprese che installano programmi senza licenze ufficiali, senza alcun cambiamento rilevante negli ultimi anni. Seguono il Paraguay (84%), Nicaragua (82%), El Salvador (81%) e il Guatemala (79%), per quanto riguarda la “top 5” nella regione. Sono invece nei posti più bassi Costa Rica (59%), Cile (57%), Messico (52%), Colombia (50%) e Brasile (47%), quest’ultimo con il miglior risultato a livello latino-americano.

La ricerca ha riferito poi che il 26% degli impiegati nelle aziende ha ammesso di aver installato software esterno nei computer del lavoro, e l’84 per cento di questi di aver installato due o più programmi non autorizzati dalle imprese. Cassandra Oshinnaiye de la Cruz, direttrice di Compliance Programs di Bsa The Software Alliance ha detto che, nonostante il calo dei tassi di pirateria a livello globale, è stato rilevato che un gran numero di amministratori e dirigenti non controllano le loro Reti e sottovalutano quanti siano i software non autorizzati installati all’interno delle loro aziende. “Abbiamo scoperto che le organizzazioni continuano a utilizzare i programmi senza licenza in modo allarmante e non sono consapevoli dei pericoli e svantaggi associati a questa attività”, ha concluso Oshinnaiye.

Aggiornato il 07 novembre 2017 alle ore 11:33