Walkman, 40 anni fa la rivoluzione musicale

Quantant’anni fa, il 1 luglio del 1979 in Giappone apparve per la prima volta un oggetto destinato a segnare un’epoca: il Walkman, ovvero il lettore portatile di cassette della Sony. Mai prima di allora era stato possibile ascoltare la musica in giro per strada. Eppure un’idea così banale non era venuta a nessuno, tranne al cofondatore di Sony, Masaru Ibuka, che stanco di viaggiare in aereo senza poter ascoltare le sue opere classiche preferite ha deciso di inventare questo oggetto di culto. Il prototipo, chiamato TPS-L2 era di color blu e argento con le cuffie dotate di spugnette arancioni. Ancora oggi questo parallelepipedo curioso viene celebrato nei musei di design in tutto il mondo.

Il nome, Walkman, è arrivato in un secondo momento proprio per celebrare il primo device che permetteva di portare la musica in tasca e di averla sempre con sé sia nei lunghi viaggi che nelle passeggiate cittadine. Il prezzo non era proprio economico, intorno ai 40mila yen, ovvero 400 euro di oggi. Malgrado ciò, le vendite impazzarono e nei primi due mesi furono venduti 50mila pezzi e nel 1983 si raggiunse il picco dei 50 milioni di lettori portatili venduti.

Ma il vero successo fu determinato dal cinema. Chi non ricorda la famosa scena del film “Il tempo delle mele” dove la protagonista Vic, interpretata da Sophie Marceau, indossa un paio di cuffiette e ascolta musica romantica nel frastuono di una festa assieme al suo ragazzo proprio da un walkman. Dopo un calo di popolarità, dovuto all’arrivo del mp3 e dell’iPhone, il walkman sta rivivendo una seconda giovinezza dovuta proprio al ritorno delle mode anni ’80. E buon compleanno e lunga vita ad uno degli oggetti di design più venduti del mondo.

Aggiornato il 08 maggio 2019 alle ore 11:36