Coronavirus: in arrivo una app per evitare il contagio

“Volontarietà di partecipazione e garanzie di anonimato”. Sono queste le parole usate da Walter Ricciardi per presentare lo studio sull’utilizzo di una app utile al tracciamento dei contatti per evitare il diffondersi del Coronavirus. Il consulente del ministro della Salute e rappresentante per l’Italia all’Oms ha parlato della task force che realizzerà l’applicazione. L’applicazione, che potrebbe basarsi sulla tecnologia bluetooth, dovrebbe consentire di tracciare i contatti di una persona positiva al Coronavirus, attraverso una app scaricata sugli smartphone dei cittadini.

Il progetto è alle fasi conclusive. “Conto di ricevere nelle prossime ore la relazione finale che sarà mia cura inoltrare al presidente Giuseppe Conte e agli altri membri del governo”, ha spiegato la ministra dell’Innovazione, Paola Pisano, in audizione in Commissione Trasporti alla Camera. Stessa sede nella quale il garante per la Privacy, Antonello Soro, ha posto alcuni paletti, “come la necessità di una legge o di un Decreto legge per la sua implementazione e la necessità di un consenso non condizionato da parte del singolo cittadino”.

Ricciardi ha spiegato che “ci sarà una shortlist di app, ovvero una rosa di soluzioni tra cui scegliere”. L’utilizzo dello strumento dovrà, comunque, garantire il rispetto di alcune condizioni, a partire dalla volontarietà di partecipazione e dalla garanzia di anonimato. L’intero sistema dovrebbe essere, inoltre, gestito da uno o più soggetti pubblici. “Una volta raggiunta la finalità perseguita – ha spiegato Pisano – tutti i dati ovunque e in qualunque forma conservati, con l’eccezione di dati aggregati e pienamente anonimi a fini di ricerca o statistici, dovranno essere cancellati”.

Aggiornato il 09 aprile 2020 alle ore 15:38