Google compra Fitbit, ok dell’Ue con condizioni

giovedì 17 dicembre 2020


Via libera all’acquisizione, da parte di Google, di Fitbit, azienda di punta nel campo degli apparecchi come gli smartwatch per misurare l’attività fisica, il sonno e altro ancora.

I servizi della Commissione europea per la salvaguardia della concorrenza guidati da Margrethe Vestager hanno dato oggi luce verde all’operazione, dal valore stimato in circa 2,1 miliardi di dollari, dopo che il gigante di Mountain View ha accettato alcune condizioni imposte da Bruxelles per garantire che siano evitate distorsioni di mercato. Condizioni che però sono state giudicate assolutamente insufficienti proprio dall’organizzazione europea dei consumatori. Il Beuc, che in una dura nota ha stigmatizzato “l’incapacità di proteggere” i clienti dimostrata, almeno in questo caso, dalla competente autorità europea. Polemiche su Google arrivano anche da Oltreoceano: negli Usa ben 38 Stati hanno accusato la società di condotta anticoncorrenziale sui sistemi di ricerca on line, la terza denuncia in due mesi.

Sul fronte europeo i dubbi dei consumatori del Beuc non sembrano assolutamente condivisi da Vestager. “Possiamo approvare l’operazione – ha detto – perché gli impegni presi assicureranno che i mercati degli apparecchi indossabili e della salute digitale resteranno aperti e competitivi”. In particolare le condizioni poste dall’Ue, ha poi aggiunto, “determinano come Google può utilizzare i dati raccolti, come sarà salvaguardata l’interoperabilità con Android e come gli utenti potranno continuare a condividere i dati sulla salute se lo desiderano”.

La decisione di Bruxelles è arrivata dopo un’indagine approfondita condotta sulle ricadute che l’operazione avrebbe avuto in Europa. Dove Fitbit ha una quota di mercato limitata nel segmento in rapida crescita degli smartwatch, settore in cui sono già attivi concorrenti più grandi come Apple, Garmin e Samsung.

La Commissione temeva che l’acquisizione potesse danneggiare, tra le altre cose, la concorrenza nella pubblicità: attraverso i dispositivi di Fitbit, Google potrebbe potenzialmente ottenere tutti i dati sulla forma fisica e la salute degli utenti, a cui potrebbe così inviare messaggi pubblicitari personalizzati. Per evitare che ciò accada, la Commissione Ue ha chiesto a Google di impegnarsi a non usare tali informazioni per il suo servizio ads. Inoltre i clienti degli apparati Fitbit potranno decidere se cancellare i loro dati. Per l’organizzazione europea di difesa dei consumatori Beuc, però, queste condizioni non bastano a proteggere i clienti Fitbit “né oggi né domani”.

Nonostante i paletti posti dall’Ue, per il Beuc “resta alto il rischio” che Google possa usare i dati raccolti attraverso Fitbit. Inoltre così il gigante di Mountain View “potrà espandere ulteriormente la sua posizione “arrivando a restringere la concorrenza, le possibilità di scelta e l’innovazione nel campo della salute e degli apparati personali per il fitness”.

Negli Usa, comunque, Google rimane nel mirino. E non solo per il sistema di ricerca. Tra le accuse ci sono quelle anche di aver lavorato con Facebook sul fronte della pubblicità con tecnologie “ad hoc” per far fuori i concorrenti. “Ci difenderemo con determinazione in tribunale dalle accuse infondate” mosse da chi “ha ignorato i fatti”, ha detto oggi un portavoce del gigante Big Tech.


di Redazione