Tanzania: da Almawave all’intelligenza artificiale per i tribunali

martedì 14 giugno 2022


La magistratura della Repubblica Unita di Tanzania apre all’Intelligenza artificiale. Ha affidato all’italiana Almawave, nell’analisi del linguaggio naturale e nelle soluzioni big data (raccolta di dati informativi così estesa in termini di volume, velocità e varietà da richiedere tecnologie e metodi analitici specifici per l’estrazione di valore o conoscenza), il servizio automatico di trascrizione e traduzione delle sedute processuali dei propri tribunali nelle principali città del Paese.

Il programma della nazione africana, chiamato Citizen-Centric Judicial Modernization and Justice Service Delivery, è finanziato dalla World Bank attraverso l’International Development Association. L’ambizioso progetto “si inserisce in un più ampio plafond del valore di 155 milioni di dollari”, come dichiarato dalla società italiana leader nell’intelligenza artificiale, quotata sul mercato Euronext Growth Milan e parte del Gruppo Almaviva.

L’accordo quadro ha una durata complessiva di 4 anni. Il contratto per il primo anno vale 1,1 milioni di euro: “Complessivamente – viene indicato – potrebbe generare un valore superiore ai 3 milioni di euro”. Almawave dimostra “di detenere un bagaglio di competenze capaci di supportare una struttura chiave per l’evoluzione della Tanzania e altamente riconosciuta, come il Judiciary of Tanzania. La nostra conoscenza verticale del mondo Government e la qualità in swahili e inglese della nostra tecnologia AI vocale hanno rappresentato un chiaro differenziale”.

Valeria Sandei, Amministratore delegato di Almawave, commenta così il percorso intrapreso con la nazione africana: “Questo progetto punta ad un impatto rilevante e centrato sul servizio alle persone reso possibile dall’impiego di tecnologia AI. Si tratta inoltre di un’iniziativa molto coerente con l’Agenda Digitale 2030, elemento che qualifica ulteriormente il nostro lavoro”.

L’Ambasciatore italiano presso Dar es Salaam dimostra “grande soddisfazione per un progetto fortemente sostenuto dall’Italia, che avrà importanti ricadute sia in termini di rafforzamento delle relazioni bilaterali con la Tanzania, sia in termini di benefici all’economia e all’occupazione nel nostro Paese”.


di Redazione