Spot sulla fibra: il Garante ordina la modifica

L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha ottenuto che diversi operatori di telefonia fissi che operano nel Paese, come Iliad, Vodafone, Fastweb, Telecom, Planetel e Unidata, smettano di pubblicizzare una velocità di navigazione su Internet a 2,5 giga con la fibra. In un’Italia che, stando ai dati di aprile 2021, è percorsa dalla fibra ottica per una copertura del 66 per cento, non è scontato raggiungere le velocità dichiarate dai gestori.

Inoltre, va considerato che l’Authority ha scoperto che le informazioni fornite sulle velocità massime di navigazione per queste offerte non risultano veritiere. Per essere precisi, mancano “chiare indicazioni e corrette informazioni sulle condizioni necessarie per conseguirle”. In particolare, non viene specificato che la velocità massima è data dalla somma delle velocità di più apparati connessi alle diverse porte del router o connessi tramite Wi-Fi. In caso di collegamento wireless, poi, questa è raggiungibile solo attraverso dispositivi abilitati di ultimissima generazione, chiaramente non alla portata di tutti.

Tutti gli operatori dopo la stilettata del Garante hanno modificato la grafica e integrato il contenuto delle informazioni sulla velocità di navigazione raggiungibile precisando, nella pagina di presentazione delle offerte, che i 2,5 gb sono “suddivisi tra wi-fi e porte ethernet”, la velocità “non è raggiungibile con un singolo dispositivo” e che “sommando la velocità delle porte ethernet e/o del wi-fi si raggiunge la velocità massima di 2,5 giga”, o ancora che questa velocità si può raggiungere solo con dispositivi predisposti con il wi-fi più avanzato.

Aggiornato il 23 giugno 2022 alle ore 13:37