Pechino gli Usa: “Decine di migliaia di cyberattacchi”

Un’accusa di eccezionale gravità. La Cina sostiene che gli Stati Uniti siano responsabili di “decine di migliaia di cyberattacchi”. Washington lungo vari anni avrebbe “rubato grandi quantità di dati sensibili”, anche da istituti pubblici di ricerca e università. Lo afferma un rapporto del centro specializzato cinese (National Computer Virus Emergency Response Center, Cverc), che punta il dito contro l’agenzia di spionaggio americana Nsa. Anche Washington avrebbe ripetutamente accusato la Cina di cyberattacchi contro imprese e agenzie governative americane e l’accusa è uno degli aspetti del grave deterioramento dei rapporti con la Cina degli ultimi anni. Pechino ha sempre negato.

In particolare, il rapporto cinese mette in evidenza un migliaio di Tailored Access Operations (Tao), cioè di attacchi mirati, nei confronti dell’Università politecnica nordoccidentale, una struttura con base a Xian che è finanziata dal Ministero dell’Industria e Tecnologie dell’informazione cinese e ha un particolare know-how nei settori aeronautico e aerospaziale.

La portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha affermato che negli attacchi contro l’Università sono stati rubati “cruciali dati tecnici”.

“Il comportamento degli Usa pone un serio pericolo alla sicurezza nazionale della Cina e alla sicurezza delle informazioni personali”, ha detto Mao. “La Cina – ha continuato – condanna con forza tutto ciò e chiede alla parte Usa di offrire una spiegazione e di fermare immediatamente queste azioni illegali”.

Mao ha sostenuto che “gli Stati Uniti hanno da tempo messo in atto un’indiscriminata sorveglianza audio contro gli utenti di telefoni cellulari cinesi, hanno rubato illegalmente messaggi di testo da loro e effettuato localizzazioni wireless degli utenti stessi”.

Aggiornato il 05 settembre 2022 alle ore 16:39