TikTok sotto indagine Ue: dati personali a rischio

In Europa, si sono accesi i riflettori sul social del momento, ovvero l’asiatico TikTok. Gli investigatori dell’Unione stanno indagando sulla piattaforma, soprattutto per ciò che riguarda il trasferimento in Cina dei dati appartenenti ai cittadini comunitari e le pubblicità ad hoc rivolte ai minori. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha confermato le voci sulla presunta indagine. Gli inquirenti vogliono capire se TikTok soddisfi o meno i requisiti del Regolamento generale sulla protezione dei dati europeo, meglio conosciuto come Gdpr.

“Le pratiche sui dati di TikTok, anche per quanto riguarda i trasferimenti internazionali delle informazioni, sono oggetto di numerosi procedimenti in corso – ha scritto Von der Leyen in una lettera condivisa su Twitter dal commissario della Federal communications commission degli Stati Uniti, Brendan Carr – ciò include un’indagine della Commissione per la protezione dei dati irlandese sulla conformità di TikTok a diversi requisiti del Gdpr, anche per quanto riguarda i trasferimenti di dati in Cina e il trattamento dei dati dei minori, e il contenzioso dinanzi ai tribunali olandesi”.

Il commento del presidente è volto a rispondere alle preoccupazioni sollevate dai membri del Parlamento europeo riguardo al potenziale accesso delle autorità cinesi ai dati dei cittadini Ue presenti su TikTok. La faccenda si è fatta seria solo adesso, anche se i termini della privacy del social sono da tempo sotto i riflettori della Commissione. Per esempio, all’inizio del 2022 la piattaforma ha accettato di applicare delle norme consone al Gdpr in materia di pubblicità e contenuti, a seguito di un reclamo che la accusava di violare le regole sui consumatori dell’Unione.

Anche Oltreoceano le preoccupazioni su TikTok non diminuiscono. Pure negli Stati Uniti, il social è al centro di polemiche riguardanti privacy e sicurezza. A destare sospetti è l’ipotesi per cui il governo di Pechino utilizzi l’applicazione cinese ByteDance per raccogliere i dati degli utenti americani. Anche per questo motivo, Brendan Carr ha dichiarato che la piattaforma dovrebbe essere bandita dagli Stati Uniti, esortando la dirigenza di Apple e Google a rimuovere l’applicazione in questione dai loro negozi virtuali.

Aggiornato il 25 novembre 2022 alle ore 15:41