Musica, il governo prova a mediare tra Meta e Siae

Il governo interviene sulla diatriba tra Meta e Siae. L’esecutivo cerca di mediare per tentare un accordo che consenta alla musica italiana di tornare sui social. La sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni chiarisce: “La tutela dei diritti dei nostri artisti, delle loro opere e della creatività italiana è una priorità”. L’intervento arriva dopo l’interruzione della trattativa tra Meta e la Società degli editori italiani sui diritti da corrispondere agli artisti per l’uso della loro musica sui social. Di fronte allo stallo della trattativa il Ministero della Cultura prova a fare riaprire il dialogo. Le parti sono convocate per giovedì 6 aprile al Collegio romano. A smuovere le acque c’è anche il pressing di Soundreef, la società internazionale degli editori che opera anche in Italia. Soundreef sostiene di aver “collaborato attivamente” con Meta tanto che da lunedì i brani scritti dagli autori e compositori da loro amministrati sono stati nuovamente autorizzati a tornare sui social. “Purtroppo, però, a oggi questo riguarda solo una limitata parte del nostro catalogo” si lamenta Soundreef, perché in assenza di un accordo con la Siae tutte le opere con più autori, di cui alcuni iscritti Soundreef e altri Siae, non possono essere ripristinate su Meta.

“Sappiamo – commenta Soundreef – quanto le piattaforme Meta siano un importante strumento di visibilità per tutti gli autori e compositori, quanti nuovi artisti gli utenti vi abbiano scoperto e quanto la musica su Reels e Stories sia imprescindibile per i creators. Pertanto, continueremo a lavorare affinché anche il resto della musica italiana possa presto essere incluso di nuovo sulle piattaforme Meta”. Siae invece tace, ancora sbalordita per le modalità della trattativa introdotta da Meta. Stigmatizzata a partire dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che, quando la rottura tra Meta e Siae è andata in scena, ha deplorato le condotte da “Far West” del mondo della Rete. “Va alimentato di contenuti – aveva detto – di cui va riconosciuta la giusta retribuzione, altrimenti è destinato a diventare un Mar Morto sterile e senza vita”. Massimiliano Capitanio, commissario dell’Agcom, plaude all’iniziativa del Mic. “La tutela del diritto d’autore – sostiene – non si risolve solo con un accordo privatistico, ma chiama fortemente in causa le istituzioni, come dimostrato dalla recente approvazione del progetto di legge antipirateria alla Camera”.

Aggiornato il 29 marzo 2023 alle ore 17:58