Scende ancora il job approval di Monti

Ancora una settimana di passione per Mario Monti e il suo governo. Dopo che la scorsa settimana il trend negativo del suo job approval sembrava in fase di rallentamento, nell'ultimo sondaggio realizzato da Spincon.it per L'Opinione questa tendenza ha ripreso ad accelerare, portando il giudizio sull'operato del premier al suo record negativo. Il job approval di Monti, infatti, è sceso del 2,8% in sette giorni, passando dal 45,9% al 43,1%. Analoga la performance dell'esecutivo nel suo complesso, con il governo che perde il 2,5% passando dal 40,8% al 38,3%. Il calo di consensi del premier è causato soprattutto dalla crescita di chi esprime un giudizio "molto negativo" sul suo operato (da 19,6% a 24,4%), mentre il numero di cittadini che esprime un giudizio "molto positivo" rimane invariato rispetto alla scorsa settimana (7,8%). Il differenziale del job approval di Monti tra questi due estremi (quello che Scott Rasmussen in Usa chiama "approval index") scende dunque a -16,6% (dal -11,2%), mentre quello del governo passa dal -18,8% al -22,2%.

Disaggregando i dati per orientamento politico, si nota come Monti continui a godere della fiducia della maggioranza degli elettori di centrosinistra (65,2%) e del Terzo Polo (61,1%), ma riesce a convincere soltanto il 22% dell'elettorato di centrodestra. Per quanto riguarda il governo, il dato del centrodestra scende addirittura al 17,2% (appena il 2,8% esprime un giudizio "molto positivo").

Settimana interessante anche per quanto riguarda le "intenzioni di voto". Rispetto all'ultimo sondaggio di Spincon.it, si inverte il trend dei due partiti maggiori. Il Pdl, che sembrava in leggera ripresa, ritorna a scendere passando dal 23,1% al 21,6% (-1,5%). Tendenza opposta per il Pd, che sale dal 24,5% al 25,7% (+1,2%), ritornando sui livelli dei primi giorni di aprile.

Tra gli altri partiti, invece, si conferma la netta ascesa del Movimento 5 Stelle, che cresce fino al 7,3% (+1,1%), rosicchiando elettori (virtuali) sia all'Italia dei Valori (-1,2%) che a Sinistra Ecologia Libertà (-1,0%). Quello che perdono Idv e Sel, in realtà, non va a finire soltanto dalle parti di Beppe Grillo, ma contribuisce anche alla crescita dei Radicali italiani (che arrivano al 3,0% con un +0,6%), della Federazione della sinistra (2,4% con un +0,4%) e, in misura minore, dei Verdi (2,5% con un +0,1%). 

Continua, poi, lo stato di difficoltà del Terzo Polo. Scende l'Udc, che passa dal 6,6% al 6,3% (-0,3%). Scende ancora Futuro e Libertà (3,4% con un -0,1%). E restano su livelli quasi incalcolabili Api (0,3%) ed Mpa (0,6%).

Due dati positivi (e parzialmente inaspettati) riguardano infine Lega Nord e La Destra. La Lega non solo frena la perdita di consensi delle ultime settimane, ma inverte addirittura la rotta, guadagnando lo 0,1% ed attestandosi al 7,6%. La formazione di Francesco Storace, invece, approfitta dello stato di estrema debolezza del Pdl e continua a crescere. Questa settimana si ferma al 3,6%, guadagnando un altro 0,4% e superando di slancio i "rivali" di Fli. 

Il sondaggio di Spincon.it si chiudeva con due domande specifiche sul Pd, commissionate dal magazine online Qdr (Qualcosa di Riformista), sull'opportunità di convocare un congresso nazionale prima delle prossime elezioni politiche, per rielaborare la linea strategica del partito dopo i mutamenti dello scenario politico nazionale. Il risultato del sondaggio è stato molto netto. Il 65,7% degli elettori del Partito democratico vogliono un nuovo congresso, mentre soltanto il 29,6% si oppone a questa ipotesi. Spincon.it ha anche chiesto agli elettori del Pd di valutare la propria propensione al voto in base alle possibili alleanze elettorali del partito. I numeri, in questo caso, sono più equilibrati. Il 35,6% preferisce che il Pd si presenti alle elezioni in perfetta solitudine; il 33,3% vorrebbe invece una coalizione classica di centrosinistra (con Idv e Sel); il 31,1 si butterebbe al centro, abbracciando il Terzo Polo.

Concludiamo questo giro d'orizzonte statistico, pubblicando i dati completi di un sondaggio di cui si hanno scritto, nei giorni scorsi, i retroscenisti politici dei maggiori quotidiani italiani. Parliamo di una ricerca commissionata a Spincon.it da alcuni dirigenti del Pdl, arrivato direttamente nelle mani di Silvio Berlusconi tramite l'on. Giuseppe Moles. Il sondaggio cercava di stabilire quanti elettori italiani fossero interessati ad un ipotetico progetto politico che si richiamasse «ai valori e al programma di Forza Italia nel 1994». Il risultato è molto interessante: il consenso raccolto da una formazione di questo tipo raggiunge il 74% tra gli elettori che nel 2009 hanno votato per il Pdl ("molto positivo" per il 52%, "positivo" per il 22%). Soltanto poco più di un elettore del Pdl su dieci (il 12%) si dice contrario. Questo numero scende di pochissimo (70%) se si considerano tutti coloro che nel 2009 hanno votato per uno dei partiti moderati o di centrodestra (Udc compresa). Prendendo infine in considerazione l'intero campione intervistato, il giudizio positivo totale è del 39,5%: 4,2 punti percentuali in più rispetto al risultato (35.3%) del Pdl alle ultime Europee.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 16:11