Mario vs Mario: Draghi meglio di Monti

Stabile, nell’ultimo sondaggio di Spincon.it, il job approval di Mario Monti. Rispetto alla scorsa settimana, il premier guadagna lo 0,6% e passa dal 37,4% al 38,0%. Trend leggermente positivo, invece, per il governo nel suo complesso: i cittadini che esprimono un giudizio favorevole sull’operato dell’esecutivo passano infatti dal 33,1% al 35,1% (+2,0%). 

Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce questo parametro “approval index”), Monti sale dal -23,9% al -22,5% (+1,4%), mentre il governo passa dal -30,2% al -29,6% (+0,6%). Disaggregando il job approval del governo in base all’orientamento politico degli intervistati, si nota come il livello di popolarità di Monti e del suo governo sia in leggera risalita (dopo il crollo della scorsa settimana) sia tra gli elettori di centrodestra che tra gli elettori di centrosinistra, mentre la performance è peggiorata (sempre leggermente) tra chi simpatizza per il Terzo Polo. 

Per quanto riguarda le intenzioni di voto per i partiti, anche questa settimana il sondaggio di Spincon.it registra un trend stabile del centrodestra, una lieve flessione di centrosinistra e Terzo Polo, oltre alla crescita del Movimento 5 Stelle dopo un periodo di risultati in discesa. 

A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 31,5%, confermando il livello di consenso raggiunto la scorsa settimana. In leggero calo, invece, il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi e Psi), che scende dal 38,8% al 38,5%,perdendo lo 0,3%. Scende anche il Terzo Polo (Udc, Fli, Api ed Mpa), che passa dal 9,1% all’8,6% (-0,5%). Impennata, infine, per il Movimento 5 Stelle, che questa settimana sale al 13,9, gudagnando un punto percentuale e mezzo. 

Partendo da destra, Il Popolo della Libertà passa dal 18,3% al 18,7% (+0,4%), confermando il trend leggermente positivo dell’ultima settimana, ma restando comunque molto lontano dal risultato raccolto alle elezioni politiche del 2008 (37,3% alla Camera). In crescita anche la Lega Nord, che passa dal 7,5% al 7,6% (+0,1%). Lieve flessione, invece, fa La Destra di Francesco Storace, che perde tre punti decimali e scende dal 4,5% al 4,2%. Perdono un punto decimale le altre due formazioni minori del centrodestra: Grande Sud si ferma allo 0,3%, mentre Fiamma tricolore scende allo 0,7%. 

A sinistra, guadagna terreno soltanto il Partito democratico, che sale dello 0,6% rispetto alla scorsa settimana e arriva al 26,3%, confermandosi nettamente il primo partito italiano. Calano leggermente, al contrario, tutte le altre formazioni del centrosinistra. Sinistra Ecologia e Libertà perde lo 0,4% e si ferma al 5,4%. Tre punti decimali in meno anche per l’Italia dei Valori che non va oltre il 4,4%. Un punto decimale, infine, lo lasciano per strada sia il Partito socialista (0,4%) che i Verdi (2,0%). 

Panorama più complesso nel Terzo Polo. Cala sensibilmente l’Udc, che perde lo 0,5% e arretra al 5,4%. Sale invece Futuro e Libertà, che recupera lo 0,2% rispetto alla scorsa settimana e arriva al 2,7%. Continua poi l’emorragia di consensi di Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli ed Mpa di Raffaele Lombardo: sia Api che Mpa perdono un altro punto decimale e si fermano, rispettivamente allo 0,2% e allo 0,3%. 

In calo, nel sondaggio di Spincon.it, quasi tutti i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori, ad eccezione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che dopo qualche performance appannata torna sui livelli di qualche settimana fa, guadagnando l’1,5% e toccando quota 13,9%. Sale anche il Partito Pirata, che passa dall’1,6% all’1,8% (+0,2%). Arretrano infine la Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) al 2,6% (-0,3%) e i Radicali italiani al 2,2% (-0,4%). 

Questa settimana, le “domande extra” nel sondaggio di Spincon.it riguardavano il job approval di Giorgio Napolitano e Mario Draghi. Se il presidente della Repubblica perde qualcosa rispetto alla scorsa settimana, passando dal 51% al 49,3% (-1,7%), la performance del presidente della Bce è davvero notevole. I cittadini che esprimono un giudizio favorevole sull’operato di Mario Draghi rappresentano infatti il 73% del totale, con punte che superano abbondantemente l’80% tra gli elettori del centrosinistra e quelli del Terzo Polo. Più “freddi”, invece, i simpatizzanti del centrodestra, tra i quali comunque Draghi raggiunge un job approval ottimo, vicino al 65%.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:50