Sale il Pd, scendono Pdl e Grillo

Stabile, con un trend leggermente positivo, il job approval di Mario Monti nell’ultimo sondaggio di Spincon.it. Rispetto alla scorsa settimana, il premier guadagna lo 0,9% e passa dal 38,0% al 38,9%. Miglioramento più netto per il governo nel suo complesso: i cittadini che esprimono un giudizio favorevole sull’operato dell’esecutivo passano infatti dal 35,1% al 36,6% (+1,5%). 

Se prendiamo in considerazione il differenziale tra chi esprime un giudizio “molto positivo” e chi ne esprime uno “molto negativo” (quello che il sondaggista statunitense Scott Rasmussen definisce “approval index”), Monti resta inchiodato al -22,5%, esattamente come la scorsa settimana, mentre il governo passa -29,6% al -28,3% (+1,3%). Continua, dunque, il lento processo di livellamento tra i dati relativi al governo e quelli relativi al premier. E diminuisce quel fattore di fiducia personale in Monti che aveva sempre fatto raccogliere al presidente del Consiglio un job approval nettamente superiore a quello dell’esecutivo.

Disaggregando questi dati in base all’orientamento politico degli intervistati, si nota come il livello di popolarità di Monti e del suo governo, negli ultimi giorni, sia calato leggermente tra gli elettori di centrodestra, mentre il trend è stato opposto tra quelli di centrosinistra e, soprattutto, tra chi simpatizza per il Terzo Polo. 

Per quanto riguarda le intenzioni di voto per i partiti, questa settimana il sondaggio di Spincon.it registra una lieve flessione del centrodestra e del Movimento 5 Stelle, un leggero miglioramento del Terzo Polo e una netta avanzata del centrosinistra. A livello di coalizione, un ipotetico centrodestra (Pdl, Lega, La Destra, Grande Sud e Fiamma tricolore) raggiungerebbe oggi il 31,1%, perdendo quattro punti decimali rispetto alla scorsa settimana. Il centrosinistra (Pd, Idv, Sel, Verdi e Psi), al contrario, passa dal 38,5% al 40,2%, guadagnando un solido 1,7%. Leggera risalita anche per il Terzo Polo (Udc, Fli, Api ed Mpa), che passa dall’8,6% all’8,9% (+0,3%). Calo, infine, per il Movimento 5 Stelle, che questa settimana perde quasi un punto percentuale passando dal 13,9% al 13,0%. 

Partendo da destra, Il Popolo della Libertà passa dal 18,7% al 17,9% (-0,8%), invertendo il trend leggermente positivo delle ultime settimane e piombando nuovamente a distanze siderali dal risultato raccolto alle elezioni politiche del 2008 (37,3% alla Camera). In forma sembra invece la Lega Nord, che passa dal 7,6% al 7,9% (+0,3%) dopo un periodo molto negativo. E torna a crescere anche La Destra di Francesco Storace, che guadagna tre punti decimali e passa dal 4,2% al 4,5%. Perdono un punto decimale le altre due formazioni minori del centrodestra: Grande Sud si ferma allo 0,2%, mentre Fiamma tricolore scende allo 0,6%. 

A sinistra, guadagnano terreno tutte le formazioni maggiori. Il Partito democratico, che sale dello 0,9% rispetto alla scorsa settimana e arriva al 27,2%, confermandosi nettamente il primo partito italiano. Sinistra Ecologia e Libertà guadagna lo 0,4% e arriva al 5,9%. Quattro punti decimali in più anche per l’Italia dei Valori che passa dal 4,4% al 4,8%. Qualche punto decimale, infine, lo lasciano per strada i Verdi, che scendono dal 2,0% all’1,8% (-0,2%). Mentre il Psi recupera lo 0,1% e torna allo 0,5%.

Fortune alterne, per i partiti del Terzo Polo. Cresce sensibilmente l’Udc, che guadagna lo 0,7% e si porta al 6,1%. Cala invece Futuro e Libertà, che perde lo 0,3% rispetto alla scorsa settimana e scende dal 2,7% al 2,4%. Continua poi lo stato “comatoso” di Alleanza per l’Italia di Francesco Rutelli ed Mpa di Raffaele Lombardo, entrambe allo 0,2%. In calo, nel sondaggio di Spincon.it, tutti i partiti che non appartengono ad una delle tre coalizioni maggiori. Oltre al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, che scende dal 13,9% al 13,0%, perdono quota anche i Radicali italiani che perdono lo 0,1% e si fermano al 2,1%, il Partito Pirata, che passa dall’1,8% all’1,5% (-0,3%) e la Federazione della Sinistra (l’alleanza tra Rifondazione comunista e Comunisti italiani) che scende dal 2,6% al 2,4% (-0,2%). 

Anche questa settimana, le “domande extra” nel sondaggio di Spincon.it riguardavano il job approval di Giorgio Napolitano e Mario Draghi. Il presidente della Repubblica perde ancora terreno rispetto alla scorsa settimana, passando dal 49,3% al 46,5% (-2,8%), ma il vero tracrollo - pur su valori ancora molto positivo - è quello del presidente della Bce. I cittadini che esprimono un giudizio favorevole sull’operato di Mario Draghi scendono infatti dal 73,0% al 67,5% (-5,5%). La sensazione è che il grado di consenso degli italiani all’operato di personaggi che ricoprono ruoli istituzionali sia ormai inversamente correlato alla visibilità del soggetto in questione. Più si nascondono, insomma, meglio è.

Aggiornato il 04 aprile 2017 alle ore 15:56