Ricompattare   il centrodestra

Che Silvio Berlusconi voglia (ri)compattare il centrodestra dopo la recente sentenza assolutoria è certamente legittimo ed è frutto dell’entusiasmo ritrovato, ma parlare di rivoluzione liberale ed al contempo riconoscere al dinamico pifferaio fiorentino la medesima idea augurandogli di riuscire nell’impresa non riuscita a lui, non è solo autolesionismo ma è aver perso la cognizione dell’attuale momento politico, che vede da una parte schierata Forza Italia con Renzi sulle riforme pasticciate e dall’altra gli altri partiti (compreso il Pd martoriato come sempre dalle contraddizioni cattocomuniste che lo contraddistinguono) ai quali la parola liberismo fa venire il mal di pancia. Essendo questo lo stato delle cose, come potrà mai Berlusconi compattare il centrodestra se farebbe carte false per avere con sé Renzi, che per lui è l’immagine di se stesso ai tempi in cui stipulava i contratti nello studio di Vespa con gli italiani.

Peccato che Renzi stia comunque dall’altra parte e se non vi fossero stati nel Novembre 2011 gli eventi disastrosi, probabilmente frutto del complotto del quale nessuno più parla, che portarono alle larghe intese, con il tenocrate Monti alla guida del Governo, per volere di Re Giorgio, che lo nominò prima di conferigli l’incarico, senatore a vita, Di Renzi non vi sarebbe stata traccia ed il Pd che allo stato gode di un consenso neanche immaginato, sarebbe rimasto alle prese con tutte le iniziative di natura Giudiziaria, utili per sconfiggere Berlusconi, il nemico di sempre e l’unico ostacolo alla conquista del Potere.

Allo stato attuale, defenestrato Berlusconi dalle cariche Istituzionali, il Pifferaio Fiorentino che ha rottamato l’apparato catto comunista, con il suo modo di fare non ha ipnotizzato solo Berlusconi ed il figlio Pier Silvio ma anche la Maggioranza degli Italiani promettendo ciò chi non può mantenere, e mi riferisco alle riforme necessarie per il Paese, non alla riforma del Senato pasticciata più che mai ed utile a sistemare a Palazzo Madama i classici “TROMBATI”, che vorrebbero godere finanche dell’Immunità. Ma, come stiamo constatando in questi giorni, la realtà economica e sociale è ben diversa da quella che Renzi vorrebbe che fosse. La produzione industriale va a rilento come non mai ed il PIL presenta dati spaventosi, in presenza di una pressione fiscale insostenibile che impedisce gli investimenti, insieme al funzionamento davvero pessimo della macchina Giudiziaria che scoraggia tutti, italiani stessi e stranieri. Che fa quindi Renzi impone di approvare in tempi rapidi ed a tappe forzate non la Giustizia e l’Ordinamento Giudiziario, quest’ultimo causa principale della della lentezza dei Processi sia civili che penali, ma il Senato per poter gridare ai quattro venti la fine del Bicameralismo perfetto, utile si, ma non condizionato dall’esistenza del Senato con composizione diversa e compiti diversi.

Ma Berlusconi, che è tutt’ora sulla breccia e che rappresenta con il suo Carisma l’ultima speranza di non vedere tramontare definitivamente la rivoluzione liberale, non deve compattare il centro destra allo stato rappresentato, per fortuna ed in posizione minoritaria dal chierichetto Alfano, da Fratelli d’Italia e dalla Lega, deve compattare gli Italiani che grazie al non fare dei Partiti di riferimento ed alle RENZATE, si sono affidati al Pifferaio Fiorentino illudendosi di assistere ad un cambiamento epocale. Renzi ormai ha acquisito una tale sicurezza da permettersi di minacciare le elezioni se la Riforma del Senato non dovesse essere approvata nei tempi da lui stabiliti . Ormai è così certo di avere la legittimazione popolare, da non temere nulla, in ciò purtroppo sostenuto da Berlusconi che ha le idee molto confuse.

L'altra sera sono stato contattato da un mio caro Collega,che mi ha invitato ad aderire ad un Movimento liberale del quale fa parte Antonio Marino ed anche il Direttore della antica e prestigiosa testata che ospita i miei articoli, Arturo Diaconale, dal titolo che a me è parso fantastico quanto attualissimo :” RIVOLTA L’ITALIA. Dopo aver letto il programma ho aderito con entusiasmo in quanto in sintonia con le mie idee e con quelle della Maggioranza degli Italiani, allo stato molto confusi e disillusi. Certo il Centro Destra attende da chi lo vuole rappresentare una nuova offerta, certamente non moderata, termine abusato, ma che preveda l’abbandono dello Statalismo in favore del Libero pensiero , unico strumento utile per favorire il progresso economico e sociale. Renzi, ormai assatanato dal Potere che il Popolo sovrano ancora non gli ha conferito, si permette di minacciare i Senatori della Repubblica, ancora tali, sia pure eletti con ina Legge Elettorale illegittima politicamente, paventando loro lo scioglimento delle Camere con il conseguente voto anticipato, se non dovessero approvare la Riforma del Senato nei tempi da lui stabiliti.

Ma che forse il Popolo Italiano ha paura del voto, certamente no, così come non abbiamo paura noi che convinti che la rivoluzione liberale promessa sin dal 1994, sia il toccasana degli attuali mali. Bisogna solo risvegliare le coscienze e creare entusiasmo attraverso una nuova offerta in coloro che si sono allontanati dalla Politica, allo stato invasiva ed egoista, rifugiandosi nel voto di protesta Grillino, o non andando a votare. Certo gli attuali Parlamentari hanno paura del voto, in quanto sono consapevoli che la gran parte di loro non saranno eletti, perdendo benefici economici e privilegi, e si piegheranno ai Dictat Renziani, ma noi Italiani che non abbiamo bisogno della Politica per vivere, non abbiamo alcuna paura, tornando di corsa alle urne per dare un mandato più fermo e preciso a chi si fa promotore della nuova offerta Liberale e progressista, propria di chi, insieme all’orgoglio Nazionale, si fa portatore di strategie diverse da quelle attuali intrise di burocrazia, Pressione Fiscale insopportabile, divieti e sprechi.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:12