No surprises, paradossi italioti

sabato 20 settembre 2014


Per chi riesce a sorprendersi ancora, sfogliare i giornali offre nettamente la sensazione che esistano più realtà parallele in questo Paese, molte delle quali veramente poco serie.

Ci sono gli eccidi dei Cristiani nel mondo o un pericoloso flusso migratorio che porta con sé una serie di implicazioni geopolitiche oltre che sanitarie?

Baggianate, c’è l’orsa Daniza ed il suo triste destino ad infiammare l’opinione pubblica. E giù manifestazioni, catene di sant’antonio in rete, la solita procura che apre un fascicolo a furor di popolo, appelli accorati a non abbandonare la di essa sventurata cucciolata e richieste annesse di dimissioni delle colpevoli autorità politiche.

Quelle stesse autorità politiche che vengono perdonate per una marachella tangentara o per inconcludenza, divengono oggetto di violento dileggio solo quando in ballo ci sono queste cose importanti. Passi l’opera incompiuta ma sull’orso non si transige.

Esagerato? Prendete ad esempio Renzi: ha una popolarità altissima pur avendo una naturale predisposizione più alla fase propositiva che a quella realizzativa. Intendiamoci, l’unica sua macchia è quella di fare lo spaccone quando invece non combina un tubo, perché per il resto l’Italia è un Paese socialmente ma anche istituzionalmente ingovernabile per cui non è che sia tutta colpa sua. Tuttavia le spara grossissime e non fa a tempo ad annunciare un provvedimento (che non realizzerà) che subito ne ha pronto un altro su cui blaterare. Metteteci anche che è seduto su una bomba pronta a farsi esplodere (il suo Partito) ed avrete la cifra esatta del suo immobilismo cinetico.

Tiriamo fuori le prove. Discussione sullo Sblocca Italia: è stata subito accantonata per parlare di Jobs Act e, a provvedimento sul lavoro ancora caldo, ecco subito la riesumazione delle Riforme Costituzionali. Questa volta però sul serio e velocemente, ça va sans dire, perché qui si cambia l’Italia per dinci.

Bene, l’Italia è un gran casino ma la gente sembra quasi assuefatta e divertita dalle gesta di un Premier guascone e plateale che punta dritto e con piglio deciso verso il peggioramento di una recessione che non ha provocato lui. Non gli ammazzare però, che ne so, l’orsa Peppina perché in quel caso il pueblo non ci vede più.

E invece che ti succede in Abruzzo? Ammazzano proprio l’orsa Peppina. E allora chi se ne frega di Renzi, qui c’è Peppina da vendicare e quindi giù con indagini e massiccio dispiegamento di Guardia Forestale sguinzagliata per stanare i viscidi assassini. Grazie a Dio a rincuorare lo sfiduciato telepopolo ci hanno pensato invece dall’Australia con la fantastica notizia su George, un pesce rosso di 10 anni, operato con successo al cervello. Aveva un brutto tumore e meno male che ha avuto la fortuna di nascere dall’altro capo del mondo dove la sanità funziona per davvero altro che noi cialtroni. Poi nessuno conosce ciò che sta accadendo in molte Regioni italiane sul tema della sanità ma di George si condivide ogni aspetto della convalescenza.

Qualcuno storcerà il naso per questi accostamenti. Già li sento dire che essi sono forzati; rimando costoro ad una rapida occhiata a giornali e social netwotk. Certo, non è che le “cose serie” siano meno ridicole ma ciò dimostra solo che paradossale non è l’oggetto ma il modo di pensare italico.

Allora, vediamo un po’, vogliamo parlare delle tensioni sui giudici della Suprema Corte per la cui mancata elezione il Quirinale minaccia dimissioni ed il Parlamento rischia di implodere? E’ una roba seria? C’è veramente qualcuno che sente il problema della Suprema Corte e della nomina dei suoi componenti ad opera del Parlamento? C’è qualcuno che è realmente preoccupato per la mancata elezione dei togati? Ci sono cause serie dietro le fumate nere?

Va bene, parliamo di economia: siamo alla tragicomica situazione in cui le dichiarazioni di Katainen sulla crisi italiana, sulle mancate riforme e sul tentativo di commissariarci da Bruxelles ceda il passo nella foliazione quotidiana alla ben più scottante diatriba tra Ballarò e la nuova trasmissione di Floris, tra la Gruber ed i suoi presunti litigi con Mentana. Come dire: è questa la vera notte della Repubblica, la Trojka guarderà Ballarò prima di decidere se assalire l’Italia, i dati macroeconomici sono una roba marginale rispetto allo share di Floris.

Non basta? Vogliamo forse parlare dei Partiti che si spaccano su provvedimenti che nessuno ha intenzione di mettere davvero in campo? Questi trovano un argomento al giorno per far pollaio giusto per ricordare ai telespettatori (si badi non cittadini) che esistono. Viene paradossalmente da pensare che assurga a maggior dignità la notizia del ragazzo barricatosi su un cipresso per difenderlo dal Sindaco che aveva intenzione di tagliarlo. Certo, se si mostrasse la stessa risolutezza che si ha contro i Sindaci taglia alberi anche verso chi taglia le gole e minaccia di compiere attentati a casa nostra, il dibattito in Italia sarebbe più sano e meno assurdo.


di Vito Massimano