Lombardi (FI): oggi   l’emergenza è il lavoro

“Sono molto sensibile ai temi della sicurezza dei cittadini avendo partecipato attivamente alla approvazione della legge regionale contro le infiltrazioni mafiose ed allo stesso tempo mi preoccupa molto l’approccio della sinistra al fenomeno migratorio in questa Regione che segna il più alto indice di immigrati, non solo regolari, del Paese”. È quanto ha affermato Marco Lombardi candidato al Consiglio regionale, nel corso di un incontro con i collaboratori di una nota azienda locale.

“Ciò non di meno però il problema dei problemi, anche in Emilia-Romagna, oggi è il lavoro, e mi stupisco anche io, come ha fatto recentemente il segretario regionale della Uil, del silenzio assordante della sinistra su questo tema. Noi di Forza Italia - ha inoltre affermato Lombardi - che passiamo per essere più sensibili alle ragioni dell’impresa, quando eravamo al governo nazionale, con un tasso di disoccupazione assai inferiore a quello attuale, abbiamo allargato l’operatività della cassa integrazione a settori prima ignorati dai governi della sinistra. Vedere oggi che il candidato Bonaccini si preoccupa più di visitare i santuari della finanza che le fabbriche, da un lato ci fa capire che il renzismo cerca di copiare malamente il centro destra, ma dall’altro ci preoccupa perché pare che il candidato presidente del Pd non consideri drammatico l’aumento del 206 per cento della Cassa integrazione”.

“Viceversa - ha concluso il candidato di Forza Italia - la Regione può fare molto per sostenere la ricerca e l’innovazione di aziende, può fare molto per eliminare vincoli inutili che frenano lo sviluppo soprattutto delle piccole imprese del nostro territorio, può fare molto per la formazione di chi ha perso il lavoro e può fare molto proprio nel campo degli ammortizzatori sociali quando purtroppo se ne verifica la necessità. Noi di Forza Italia tutto ciò lo abbiamo ben presente, mi auguro che la sinistra renziana, troppo distratta a rincorrere l’alta finanza e la grande industria, ogni tanto se ne ricordi”.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:10