Il Fronte Nazionale   accoglie gli astenuti

L’appuntamento del Fronte Nazionale è per domenica prossima a Chianciano: alle ore 10 del 30 novembre presso l’Hotel Admiral Palace. Dopo mesi di preparazione, incontri e dibattiti, il Fronte Nazionale partorisce la sua “Conferenza Programmatica”. A volerla è il segretario nazionale, Adriano Tilgher. “E’ un’occasione per stare insieme - dice Tilgher - per conoscerci meglio, per parlare, per organizzare il territorio e, soprattutto, per delineare il quadro entro cui muoverci: in un momento in cui, come hanno dimostrato le elezioni regionali, l’unico dato certo della politica italiana è la disaffezione degli elettori; scappano dai politicanti che, senza alcuna investitura popolare, hanno invaso le nostre istituzioni. Scappare - continua Tilgher - non è, però, la soluzione. Noi vogliamo combattere e coinvolgere il maggior numero di cittadini, non attraverso vuoti proclami, ma con la forza delle idee chiare. Dobbiamo capire con chi scontrarci e da che parte stare, selezionando gli strumenti di azione politica e scegliendo quali possano essere gli ipotetici alleati. Non si può più andare a naso o a vento, tutti dobbiamo tenere la barra dritta. Questo serve per salvare l’Italia e gli italiani, e la Conferenza di domenica sarà l’occasione per assumere queste decisioni”.

Il Fronte Nazionale cerca soggetti con cui discutere della crisi, della sua reale natura e del modo concreto per uscirne. “Scenari futuri apocalittici ci vengono disegnati ormai da anni dai finti politici che si sono succeduti - afferma Tilgher - e, con la scusa di tali previsioni, ci hanno ficcato nella drammatica situazione in cui ci troviamo oggi. Ricatto ed estorsione, vero e proprio terrorismo, sono state le armi di questi cialtroni e traditori di tutte le parti politiche. Non è più tempo di buonismo e di perdono, bisogna agire rapidamente per salvare l’Italia, la più bella Nazione del mondo, dalle grinfie di questi mascalzoni venduti e corrotti. Non è più tempo di divisioni - insiste il segretario del Fronte -, qua non si tratta più di destra e di sinistra, i cui principali rappresentanti sono ormai palesemente uniti nel malaffare, nella corruzione, nella mala gestione e nella svendita dell’Italia; ora bisogna soltanto sentirsi Italiani ed unirsi nel nome della nobile causa”.

La ricetta principe è per il Fronte “risolvere il problema monetario, restituendo al popolo il diritto di battere moneta”. “Potrebbe anche essere tutto il popolo europeo e non i singoli popoli nazionali purché si crei rapidamente l’unità politica dell’Europa al posto di quella finzione burocratica ed apolide che ci governa oggi - aggiunge Tilgher -. Necessita affrontare in modo deciso il tema dell’immigrazione e della sistematica invasione delle nostre città da nullafacenti e sfaccendati di tutto il mondo, e senza razzismi di varia natura, impedendone la partenza dai territori di provenienza, evitando di fomentare guerre e odi tribali per squallidi interessi economici. Soprattutto intervenendo con investimenti e, se necessario, con la forza, nei territori dove le crisi sono più drammatiche”. Ma la ricetta del Fronte è anche tornare ad investire per incentivare il lavoro e “salvare quello che resta della nostra stupenda Nazione”. “Noi tutti, d’altra parte, dobbiamo capire che la festa è finita e bisogna rimboccarsi le maniche - spiega il segretario -: tornare a lavorare seriamente, come abbiamo fatto egregiamente negli anni migliori della nostra storia, assumersi le proprie responsabilità pagando in oneri i possibili onori, riconoscere valore al solo merito senza raccomandazioni o spinte di vario genere, pagare se si sbaglia. Tutto questo in un nuovo quadro etico ed in una comunità solidale da ricostruire. E’ un compito difficile, ma gli Italiani hanno la tempra e la forza per realizzarlo”. A Chianciano domenica prossima verrà presentato “Il Frontismo” (manuale per cambiare l’Italia insieme agli Italiani), una prospettazione semplice e sintetica per uscire dal tunnel. “Serve l’aiuto di tutti - chiosa Tilgher - forse bisognerà fare qualche sacrificio; ma questo testo ci aiuterà a capire in che direzione muoverci per evitare quello che accade oggi: fare sacrifici per peggiorare la situazione. Io non intendo subire più, spero che in tanti vincano la rassegnazione, manifestata ampiamente nell’astensione delle ultime tornate elettorali, e vengano insieme a noi per costruire un futuro comune degno di questo nome, degno della nostra storia”. Intanto la Lega di Salvini guarda con molta attenzione al Fronte Nazionale, fenomeno tutto italiano ma che sta crescendo come il suo cugino francese.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:02