Papa: omelie semplici   e orari più flessibili

La Chiesa, ha detto Papa Francesco, deve aprirsi e "uscire per incontrare Dio che abita nella città e nei poveri". E per farlo, il Pontefice, dispensa anche qualche consiglio pratico per venire incontro ai fedeli: omelie più semplici e orari adatti a chi lavora. Ricevendo in udienza in Vaticano i partecipanti al Congresso Internazionale della Pastorale delle Grandi Città, Papa Bergoglio ha invitato ad operare una "vera trasformazione ecclesiale" con un "cambiamento di mentalità: dal ricevere all’uscire, dall’aspettare che vengano all’andare a cercarli. Uscire per incontrare Dio che abita nella città e nei poveri".

Il Papa ha dispensato anche qualche consiglio pratico: "rendere accessibile il sacramento del Battesimo. Chiese aperte. Segreterie con orari per le persone che lavorano. Catechesi adatte nei contenuti e negli orari della città. Ci riesce più facile far crescere la fede che aiutarla a nascere. Penso che dobbiamo continuare ad approfondire quei cambiamenti necessari nelle nostre varie catechesi, sostanzialmente nelle nostre forme pedagogiche, affinché i contenuti siano meglio compresi, ma al tempo stesso ci occorre imparare a risvegliare nei nostri interlocutori la curiosità e l’interesse per Gesù Cristo, per poi invitare ad aderire a lui e a seguirlo. Dobbiamo imparare a suscitare la fede".

Il Papa - che ieri ha twittato: ''L'amore è la misura della fede'' - ha tuonato anche contro la cultura corrotta. Lo ha fatto nel corso della messa celebrata a Casa Santa Marta. "Questa cultura corrotta - ha osservato Papa Francesco nell'omelia di cui dà conto Radio Vaticana - ti fa sentire come in Paradiso qui, pieno, abbondante, ma dentro, quella cultura corrotta è una cultura putrefatta".

Papa Francesco ha infine ricevuto in udienza i partecipanti alla Plenaria della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica e ne ha denunciato le "aree di debolezza", esortando i religiosi ad ascoltare "i segnali dello Spirito che apre nuovi orizzonti e spinge su nuovi sentieri". "Per valutare il vino nuovo e saggiare la qualità degli otri che lo devono contenere, vi guidano altri criteri orientativi - ha spiegato il Papa - l'originalità evangelica delle scelte, la fedeltà carismatica, il primato del servizio, l'attenzione ai più piccoli e fragili, il rispetto della dignità di ogni persona". Il Papa sprona i religiosi a portare avanti "il cammino di rinnovamento", vagliando "ogni novità alla luce della Parola di Dio e in ascolto delle necessità della Chiesa e del mondo contemporaneo". Quindi il monito di Bergoglio: "Vino nuovo in otri nuovi".

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:11