Renzi ma chi crede di prendere in giro?

giovedì 11 dicembre 2014


E con la Grecia sparì l’Europa. Con le elezioni anticipate e il crollo della borsa, la Grecia, distrutta e “salvata” a suon di dobloni dall’Europa della Merkel, trascinerà con sé l’intera Europa nel disastro. Non si può dire che non ci siano state avvisaglie o avvertimenti, come il lepenismo in Francia, Farage in Inghilterra, così come le istanze politiche independiste in Irlanda, in Portogallo, in Spagna eccetera. Solo l’Italia, imbrigliata nel meccanismo pernicioso e nefasto di una sinistra politica tentacolare, ha inneggiato a Renzi e, l’incapace ormai tronfio quanto inadatto, non è riuscito a fare niente neanche con il semestre di presidenza italiana europea.

Il perché è da trovare dentro lo scandalo Mafia capitale in cui Renzi è dentro fino al collo, perché con quali voti credete che abbia rubato lo scettro del governo a Letta? Da quando non si va ad elezioni con il popolo italiano che sceglie e decide, infatti, è tutto un rubacchiare di e tra governi di sinistra voluti (Monti, Letta e Renzi) dal solo Napolitano, oggi in fuga. Il caro Renzuccio bello, che non ha niente da perdere ma tutto da guadagnare per sé, ma dove crede di andare? Ma chi crede di prendere per i fondelli? Gli italiani? L’Europa?

Le cooperative di sinistra (lo stesso ministro di Renzi Poletti è presidente della Lega cooperative) controllano tuttora ben 9 società comunali specializzate nella pulizia stradale, da Forlì fino a Bologna, con un fatturato di settanta milioni per i capi clan di Mafia capitale, in un intreccio di politica sinistra e di sinistra con la pubblica amministrazione e la Lega delle cooperative; la stessa sinistra politica si mantiene e prospera da oltre trent’anni a questa parte in questo modo. Pci, poi ds e oggi pd hanno tratto e traggono tuttora “consenso”, viziato e delinquenziale, da quel medesimo intreccio.

I voti dati al partito della sinistra - viziati e comprati – danno vita a amministratori che poi, guarda caso, beneficiano le stesse cooperative con vantaggi a dir poco imbarazzanti in termini economici, di appalti, contratti, agevolazioni, proprio perché da esse ottengono le risorse economiche e ad esse devono riconoscenza per i finanziamenti elettorali, cui seguono affidamenti e appalti dall’amministrazione di sinistra. Da anni nelle strutture Coop assumono funzionari di partito pci, pds, pd in modo da farli lucrare con le indennità di carica (a nostre spese).

A Modena la giunta si è persino dimessa un giorno in blocco per essere assunta in una Coop, per mettersi subito in aspettativa con i contributi a carico dello Stato, cioè i nostri soldi, degli italiani. Le cooperative, una volta nate con scopi di mutuo soccorso, oggi sono veri e propri soggetti politici che decidono dei partiti di sinistra quando e come vogliono, così come su tutti i loro funzionari, parlamentari e non. Renzi oggi sta dicendo grazie a quegli stessi voti (e a quei medesimi clan) che, allo stesso modo di ieri e in base al medesimo meccanismo, lo hanno fatto sindaco di Firenze e messo al governo. Ben cinque esponenti della Coop al centro dello scandalo Mafia capitale erano seduti alla serata atta a finanziare il pd.

C’è chi sostiene che non abbiano neanche pagato i 1000 euro che gli imprenditori beoni hanno strapagato (loro soli). Ma non è neanche detto che non abbiano pagato, perché i “conti” della corruttela la sinistra se li tiene ben stretti e non si azzarda a farli vedere. Verrebbe giù il diluvio, sulla sinistra. E non solo su questi ultimi improvvisati, ma anche di tutta la montagna che si cela sotto l’iceberg. Tutto di sinistra. Quelli cioè, che, da vecchietti, hanno trascorso la vita alle spalle dello stesso sistema e che da ultimo pietiscono, o più probabilmente ricattano Renzi per avere l’ennesimo posto, ruolo e funzione. Bybassati dall’inutile Mogherini, sono infatti inferociti contro Renzuccio bello che “magna” adesso al loro posto e non getta neanche le briciole. Come fa a tagliare il ramo su cui è assiso e su cui lucra, adesso pure lui e compagni?

Una cosa è dare un calcione – figurativamente parlando – alla Camusso, fa scena ma non intacca la mangiatoia, altra all’albero che ti dà da mangiare. E’ adesso che la destra politica deve affondare bene il coltello, dimostrando al mondo cosa è stata ed è la sinistra, quella del passato come quella di adesso, è ora il momento di sbugiardarla, con esibizione di tutte le carte segrete e “omesse” da tempo e nel tempo, che smascherano il sistema corrotto e antidemocratico, oltre che un’idea davvero strana di uguaglianza, che la fa vivere. Perché non si scioglie la giunta di Marino sindaco? Perché verrebbe meno la fonte stessa (i soldi) della corruttela e della sinistra politica.

Poveracci, al di fuori con qualsivoglia collegamento, fonte e lavoro di mercato vero, non saprebbero come vivere. Adesso Renzi grida alla corruttela e all’inasprimento delle pene per i corrotti. Ma non lo sa Renzuccio bello che la giustizia non funziona in Italia e che, anche per assurdo prevedendo la ghigliottina, nessuno riesce a darla? Non lo sa che può parlare e dire e sbraitare di dare (a se stesso) quindicimila anni di pena per corruzione, o dire di volere che si paghi, ma che in Italia, primo tra tutti lui, ce li teniamo tutti belli irresponsabili, cioè non tenuti a pagare alcunché, a rispondere di alcunché, a piede libero, perché la giustizia non funziona? Cosa crede stia lì a fare Andrea Orlando, impiegato dell’ex partito comunista italiano, se non a girare i pollici tutto il giorno perché niente va fatto? Non era difficile capire chi fosse Renzi e compagni, e solo quelli che ci vivono sopra e gli sprovveduti all’ultima spiaggia hanno potuto non capire. Perché Napolitano se ne vuole andare di corsa?

Perché il disastro è compiuto, non ne risponderà, e noi italiani, ci terremo il deserto che hanno fatto. Gli italiani sono difatti tutti in fuga dal Paese, grazie a questa sinistra, di cinquanta anni fa come di adesso. Rimangono solo quelli che vivono a carico dello Stato, che questa sinistra, irresponsabile, continua a aumentare, solo di ieri infatti è l’entrata di ben 300 giudici in cassazione, tutti a nostro carico a vita, con tutti i diritti e i privilegi autoconcessisi (e l’arretrato nella giustizia aumenta). E’ il “sistema” stesso di sinistra che non funziona, la stessa “politica” che sottende. Si pensi infatti all’eccesso di tassazione che è la misura più iniqua, più antisociale, più reazionaria che si possa immaginare, perché, impedendo a chi può crescere di farlo, congela la struttura dei redditi , rende durature – se non permanenti – le differenze tra chi ha molto e chi ha poco, taglia i gradini più bassi della scala dei redditi, lasciando a terra quanti potrebbero salire e migliorare la propria condizione.

La sinistra politica crede in un mondo in cui tutti siano costretti ad essere nani, in cui sia vietato crescere e svilupparsi. Mentre la verità vera è che un Paese non può essere ricco se a nessuno è permesso di diventarlo. Nel passato nel novanta per cento dei casi il partito comunista italiano ha votato a favore degli aumenti di spesa innalzando in tal modo il debito pubblico. Non solo, le sparute volte in cui ha votato contro non lo ha fatto per il bene di tutti o per ragioni di prudenza finanziaria, cioè perché si spendesse meno, ma al contrario perché chiedeva e cercava di imporsi perché si spendesse addirittura di più! Questa storia che adesso si lamentano e danno la colpa a chissà chi delle dimensioni del debito pubblico è ridicola perché la sinistra comunista ne è la principale causa e autore. La sinistra politica vuole sostenere e imporre il fatto che la vita stessa delle persone appartenga allo Stato, in una visione Stato centrica quanto di Statolatria oggi impensabile.

Lo Stato non deve essere né mamma né datore di lavoro facilitato, lo Stato è diverso dalla vita delle persone. Le persone sono e valgono fuori e indipendentemente dallo Stato. Quello che si deve chiedere allo Stato è, al massimo, una presenza minima, non certo assistenza o gestione e controllo delle esistenze delle persone. La democrazia di un Paese si vede dall’esistenza di una reale opposizione, mancando la quale, il Paese non è democratico, Ne sa qualcosa Giorgio Napolitano che usa la magistratura per mettere in galera l’opposizione, facendola tacere ( per sempre, in Ungheria). Il comunismo è morto. Solo l’Italia con questo governo di Renzi di sinistra (e Monti e Letta) non se ne è accorta. Questa sinistra che vuole che i presidenti e i governi impongano, dirigano regolamentino, proibiscano quanto più possibile le attività umane, è nemica della modernità e del progresso, oltre che del benessere di tutti. E’ in grado di rubare e imbrogliare per sé, non altro. Mandiamoli a casa. Velocemente. Riprendiamoci il Paese e immettiamolo a gran velocità nel mercato.


di Francesca Romana Fantetti