Giorgio Napolitano e l’instabilità in Italia

giovedì 18 dicembre 2014


L’instabilità di cui parla Giorgio Napolitano, mentre dice di dimettersi ma non lo fa, l’ha data lui all’Italia. Cosa ha fatto infatti se non destabilizzare il Paese con i ben tre governi non eletti – Monti, Letta, Renzi – pure fallimentari? Quando si dimette davvero questo disastro di presidente rinnovato malauguratamente da un centrodestra incosciente?

La prova della responsabilità – politica, economica e sociale - di Giorgio Napolitano è data da come si stava in Italia prima che si arrogasse il potere – antidemocratico, arbitrario e discrezionale – di scegliere solo lui al posto degli italiani. Di tutti noi italiani. Da anni ci impone governi e decisione non votate da noi tutti. L’instabilità del nostro Paese è stata perseguita, inseguita, voluta e data da Napolitano. E sarà sempre troppo tardi quando ci lascerà, dato che i danni sono stati fatti, in abbondanza. Si sta meglio adesso in Italia, o prima? Prima, e anche di molto.

Purtroppo il nostro Paese non ha ancora istituito e regolamentato una categoria di responsabilità politica con effetti e risarcimenti economici, dunque manderemo a casa Napolitano e Monti, Letta e Renzi senza avere potuto fare valere ed essere risarciti di alcunché. Sarebbe stato necessario ed opportuno, oltre che da esempio. Per non lasciare loro credere di avere fatto qualche cosa di utile per tutti. Questi “grondano” di responsabilità verso il popolo italiano. Dovrebbero restituire e risarcire i danni.

Le scuse non sarebbero sufficienti. “Grazie” a Napolitano il Paese è in mano a imbroglioni incapaci. Ci vorrà molto tempo perché l’Italia si riprenda. C’è molto lavoro da fare.


di Francesca Romana Fantetti