Il modello della Bbc  utile anche per la Rai

Audizione speciale e in videoconferenza a Montecitorio. Il presidente della Commissione parlamentare di vigilanza della Rai, Roberto Fico, ha invitato la giornalista inglese Mary Hockaday, responsabile della newroom della Bbc. L’idea è nata per conoscere attraverso quali fasi la televisione pubblica di Londra è arrivata a varare una sola “newroom” e quali sono e di che tipo i rapporti tra le singole testate giornalistiche.

Un passo che i parlamentari ritengono utile prima di iniziare, dall’8 gennaio in poi, a votare l’atto d’indirizzo con il parere della Commissione e del Parlamento sulla riforma dell’azienda di viale Mazzini, il cui Consiglio di amministrazione scade tra l’altro in primavera ed è senza la dimissionaria Maria Luisa Todini. Relatore l’onorevole Pino Pisicchio (Gruppo Misto). Cosa c’entra la Bbc? Quando si parla di tivù pubblica il riferimento va al più grande broadcasting mondiale che, vanta una vasta penetrazione grazie alla lingua e soprattutto ai 5 canali radiofonici e una solida credibilità che le deriva da un giornalismo d’eccellenza e da un modello di fare informazione preciso, puntuale e indipendente dai partiti anche se il presidente è indicato dal partito che è al governo e il vicepresidente da quello d’opposizione.

Nel board di gestione siedono però i maggiori esperti dell’editoria, della comunicazione e di strategie economiche. Tecnicamente è stato il direttore generale Luigi Gubitosi a richiamare anche per viale Mazzini l’opportunità di utilizzare il modello Bbc per la riforma che ha elaborato e sottoposto al Cda e a tutti i dipendenti dell’azienda. Il presidente “pentastellato” Fico, prima di pronunciarsi, intende completare le audizioni entro Natale. Per conoscere l’umore dei dipendenti la Commissione per la prima volta nella sua storia si è recata a Saxa Rubra per ascoltare i Comitati di redazione, in prevalenza perplessi e contrari alla formulazione di Gubitosi.

L’audizione di Mary Hockaday è utile anche ai fini della trasparenza che è entrata a far parte del contratto di servizio che i vertici Rai e il ministero dell’Economia ancora non firmano, venendo meno alle sollecitazioni del Parlamento. In Inghilterra, ha ricordato Fico, se si cerca sul sito della Bbc il nome Hockaday si trova tutto quello che la riguarda, dal curriculum alla carriera, dai suoi compensi agli eventuali regali ricevuti.

Un campo, questo, come quello degli appalti e delle retribuzioni dei conduttori e degli artisti, che i vertici di viale Mazzini non intendono aprire all’opinione pubblica. Parlando del modello Bbc, va anche ricordato che la tv inglese non raccoglie pubblicità ma è finanziata solo dal canone e gli altri proventi arrivano dalla vendita dei programmi. I documentari della Bbc sono tra i migliori del mondo.

Ma chi è Mary Hockaday? E’ la responsabile della strategia editoriale e della programmazione Bbc World Service, il più grande broadcaster internazionale del mondo, trasmette notizie, informazioni, discussioni in 28 lingue su piattaforme varie dal digitale ad Internet, dallo streaming al satellite. La Hockaday è diventata capo della sala stampa nell’aprile del 2009 e leader della redazione multimediale. Ha iniziata la carriera in Bbc nel 1986 ed ha studiato a Cambridge e giornalismo alla New York University. La sua retribuzione totale, a dicembre 2014, era di 167.800 sterline. Per statuto della Bbc il personale deve fare una dichiarazione degli interessi personali e commerciali, comprese eventuali partecipazioni come amministratori di enti pubblici, e gli interessi che le loro famiglie possono avere. Una sintesi di queste informazioni è pubblicata annualmente. La dichiarazione di Mary Hockaday può essere letta o scaricata dal sito con il suo nome.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 20:08