Politica: solito teatrino

Tempo fa, da vecchio giurista quale sono, cercavo di spiegare con parole semplici gli elementi che contraddistinguono il reato di truffa, con riferimento al modo di proporsi del giovane Matteo Renzi sulla scena politica. Quindi descrivevo gli elementi che contraddistinguono quel reato, uno soggettivo consistente nel “raggiro” che richiede l’abilità di colui che lo consuma di convincere la vittima sulla vantaggiosa offerta; l’altro oggettivo consistente nella determinazione di un danno ingiusto per la persona che lo subisce. In questi giorni Silvio Berlusconi sembrerebbe aver subìto una truffa perpetrata ai suoi danni dal pifferaio fiorentino, che non avrebbe rispettato il famoso ma stucchevole Patto del Nazareno.

Ho usato il condizionale perché a mio parere gli elementi per la consumazione del reato “intelligente” non ci sono. Invero si richiede che il cosiddetto raggiro venga perpetrato nei confronti di una persona che nel momento in cui lo subisce si trovi in una situazione mentale di autosufficienza; autosufficienza nella quale ovviamente Berlusconi certamente non si trova, circondato com’è da tempo dai suoi fidati consiglieri, Gianni Letta e Denis Verdini. Si richiede altresì che il danno subito sia ingiusto, ma vi è un particolare, il danno ingiusto non lo subisce solo Berlusconi, ma principalmente gli italiani disillusi ed esausti nell’assistere alle sceneggiate quotidiane dei modesti protagonisti della politica.

Certo, Berlusconi è stato preso in giro da Renzi che doveva compattare il suo partito intorno al nominativo di Mattarella da proporre per il Quirinale, pena la probabile ennesima figuraccia dei cattocomunisti dinanzi al loro elettorato che odia il nemico giurato che individua sin dal 1994 in Berlusconi, ma ad essere presi in giro per l’ennesima volta sono gli italiani che non avranno per molto tempo ancora il piacere di essere rappresentati come accade nella stragrande maggioranza dei paesi europei da una persona che per cultura, indipendenza ed autorità faccia la differenza. Ma vi è di più, il giorno dopo il tradimento, Berlusconi si rifugia nella casa del traditore per antonomasia: Angelino Alfano.

Nel mentre in televisione e principalmente sulla rete cattocomunista per tradizione, Rai 3, il dottor Emiliano si permetteva di stigmatizzare il comportamento della “Virago” attuale (emula per chi non conoscesse il personaggio della bellissima e grande Caterina Sforza), la signora Santanchè, che con la sua solita schiettezza ribadiva l’indignazione di Forza Italia e del suo leader per il comportamento scorretto del Premier.

Chi sa se il padre di Emiliano, la madre e la sua famiglia sono ancora orgogliosi delle gesta politiche del figlio che si accinge, appoggiato ovviamente da Renzi, a diventare Governatore della Puglia. Papà e mamma sono sempre orgogliosi dei figli, ma nel caso dimostreranno un certo disagio! Comunque il teatrino è appena cominciato, ma penso che alla fine dei giochi gli italiani (come succede ormai da tanto tempo) se ne faranno una ragione. Salvo poi lamentarsi!

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:25