25 aprile-2 maggio ‘45, due date da rievocare

Dopo anni di incontri e conferenze nelle Scuole Civili sulla Resistenza e sulla Guerra di Liberazione dobbiamo constatare ancora che pochi, pochissimi studenti sanno dove, come e quando è finita la Seconda guerra mondiale in Italia. Parliamo sempre del “Dovere della Memoria”. Questo dovere ci impone di divulgare e salvaguardare la verità storica. E la verità storica è basata come sempre sulla cronologia, struttura portante della storiografia. E allora ricordiamo quattro date del calendario del 1945: 9 aprile, 25 aprile, 29 aprile e 2 maggio.

Sul fronte italiano, il 9 aprile inizia la grande offensiva finale delle due armate alleate e dei nostri gruppi di combattimento a sud del Po. Sconfitta e ritirata tedesca, con la perdita di 62mila uomini. Le armate alleate varcano il Po il 23 aprile. Il 25 aprile ha luogo l’eroica e sanguinosa insurrezione partigiana nel nord Italia, conseguenza della ritirata tedesca. Poi le divisioni della V Armata si congiungeranno sul Brennero con le truppe della VII Armata Americana che scendeva dalla Baviera, accerchiando così completamente le unità tedesche del Gruppo d’Armate C, schierate dall’Isonzo alle Alpi Marittime.

Fu il 29 aprile 1945, allora, che le trattative segrete per la resa tedesca denominate “Operation Sunrise” (operazione “Levar del Sole”) tra il generale delle SS Wolf ed il capo dei Servizi segreti Usa Dulles ebbero il loro esito approdando all’armistizio di Caserta, sede del Comando Supremo Alleato (29 aprile). Esso prevedeva che il 2 maggio un milione di soldati tedeschi avrebbero deposto le armi e così fu.

Liberazione dell’Italia dunque con la cessazione del fuoco – salvo la ferita aperta di Trieste – e la fine di cinque anni complessivi di due guerre: quella voluta da Mussolini il 10 giugno del 1940, quella dichiarata dall’Italia libera alla Germania nazista il 13 ottobre del 1943.

Perché dunque ricordare solo l’eroica insurrezione del 25 aprile che ha liberato Genova, Torino, Milano, anche grazie all’intervento eroico della Guardia di finanza al comando del colonnello Malgeri? Noi combattenti della Guerra di Liberazione e della Resistenza militare 1943-‘45 non abbiamo mai mancato di ricordare tutte le date decisive dell’epilogo: 9 aprile offensiva, 25 aprile insurrezione, 29 aprile resa senza condizioni con effetto concreto il 2 maggio successivo. Infatti, abbiamo eretto a Caserta una lapide nel 1995, cinquantenario della resa tedesca e andremo il prossimo 29 aprile insieme agli amici dell’Unuci a rievocare quella data storica e quella città martire, Caserta, decorata con la medaglia d’oro. Ma sarebbe bene che anche i dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado ricordassero ai milioni di studenti la verità storica che ho cercato di delineare in queste poche righe. Né il 4 novembre del 1918 né il 2 maggio del 1945 devono essere mai dimenticati.

Dal maggio del 1945 iniziano per l’Italia e l’Europa occidentale quei settant’anni di assenza di guerre – a parte la crisi nella Jugoslavia – grazie ai quali l’Unione Europea ha meritato il Premio Nobel per la Pace.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:19