Una legge per evitare il suicidio di stato!

sabato 28 febbraio 2015


Sui media si è appreso nei giorni scorsi della sentenza del Tribunale di Busto Arsizio del primo caso in Italia di applicazione della legge per il sovra-indebitamento (legge 3/2012).

Si è rivolta al predetto Tribunale una donna che ha ottenuto il ridimensionamento del proprio debito nei confronti di Equitalia pagando poco più di 11mila euro a fronte di una richiesta di quasi 90mila euro. La notizia ha suscitato grande interesse in tutta Italia, essendo la prima sentenza di un Tribunale che ha applicato la legge n. 3 del 2012.

Obiettivo di questa legge è quello di ristabilire un principio importante: il cittadino paga in base alle proprie capacità. Se un soggetto perde il posto di lavoro e non ha mezzi di sostentamento, non ha un’impresa che può essere assoggettata al fallimento o è un privato cittadino, pertanto è vessato da debiti che non può pagare e vive perennemente in una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, nonché nella definitiva incapacità di adempiere regolarmente le proprie scadenze, per evitare il suicidio di stato e per mettersi nella condizione di (e)sdebitarsi può proporre istanza al Tribunale del luogo competente per ottenere i benefici della predetta legge 3/12.

La legge è in vigore da più di due anni, ma in pochi sono a conoscenza di questa importante normativa. Ogni caso viene valutato dal Tribunale che, di fronte alla richiesta del privato, nomina un professionista delegato alla crisi il quale esamina la domanda del ricorrente per verificarne i requisiti e se si dimostra di non essere in grado di pagare quanto dovuto si giunge ad una proposta che il professionista inoltra ai creditori, i quali non possono opporsi in alcun modo alla proposta. L’accordo non permette ricorsi da parte dei creditori e una volta accettato fa scattare il meccanismo dell’esdebitazione, decorsi 4 anni il privato ricorrente consumatore ritorna in bonis e si vede riconosciuto l’annullamento dei debiti.

In tutta Italia i casi di questo genere sottoposti ai Tribunali sono ancora ben pochi, circa un centinaio, ma presto crediamo che stante la perdurante situazione di sovra-indebitamento parecchie persone ricorreranno a questo strumento per non morire in uno Stato che di sociale solidarietà e democrazia ha solo le parole scritte nella Costituzione.

(*) Salvatore Varano è responsabile di “Pronto giustizia tributaria” per il Tribunale Dreyfus e Soccorso Azzurro Tributario Club Forza Silvio, vice-responsabile Club Forza Silvio Calabria

(**) Il Tribunale Dreyfus tramite il servizio di “Pronto giustizia” è a disposizione per ogni ulteriore chiarimento ed assistenza legale scrivendo una e-mail a: [email protected]

(***) www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2012/12/29/012G0252/sg


di Salvatore Varano