Sport e tv non celano i problemi quotidiani

Mancava la sentenza della Cassazione sul tragico caso Meredith per attrarre l’attenzione del popolo, inerme e disilluso, e distrarlo dal gravissimo momento che l’Italia vive a causa delle gesta del “pifferaio fiorentino” che, con indubbia intelligenza accompagnata da grande tracotanza, ha compreso lo stato di degrado culturale, sociale e morale nel quale vive. Si ascolta la radio o si accende il televisore ed insieme all’immagine dei fidanzatini di Perugia si chiede alla gente che cosa pensa del verdetto; il quotidiano “Libero” ha chiesto ai propri lettori se siano favorevoli o meno all’assoluzione.

In assenza del campionato di calcio, domenica vi sono stati due eventi sportivi che hanno entusiasmato tutti: la vittoria della Ferrari dopo tanto tempo e la straordinaria performance di Valentino Rossi che ha preceduto addirittura due italiani. Tutto molto bello, tutto molto entusiasmante se non fosse di aver accertato che il vecchio e storico “Bar Mazzini”, dove mi fermo per prendere il solito caffè prima di recarmi in Tribunale, su di una porta a vetri aveva esposto un avviso del seguente tenore: “chiuso per inventario”. Grande disappunto anche perché quella scritta nasconde qualcosa di più grave.

Il dottor Michele Emiliano, già pubblico ministero, già sindaco di Bari ed attualmente candidato a governare la Regione Puglia dopo la davvero nefasta amministrazione del comunista Nichi Vendola, in una trasmissione televisiva ha affermato che i processi non si fanno in piazza ma nelle aule di giustizia, trovandosi sul punto in pieno accordo con il mio collega Maurizio Paniz deputato di Forza Italia; udite udite ha convenuto finanche sulla necessità di approvare la legge sulla responsabilità dei giudici quando gli errori sono frutto di dolo o colpa grave ed ha concluso che il processo italiano è il migliore e che gli otto anni di durata per cinque gradi di giudizio sono nella norma, a differenza della rapidità della giurisdizione negli altri Paesi che crea problemi insuperabili quando si sbaglia.

Certo occorre avere la disponibilità di più magistrati ed incrementare il personale ausiliario con particolare riferimento ai cancellieri. Tutte constatazioni sacrosante ma Emiliano, la pecora nera della sua famiglia per l’appartenenza politica, predica bene ma razzola male se è vero, com’è vero, che da sessant’anni gli addetti ai lavori sostengono che il magistrato è divenuto tale all’esito di un concorso per esercitare una determinata delicata funzione non certo per fare il funzionario, amministrativo del ministero di Giustizia o dirigere la segreteria o il Gabinetto di qualche politico o ministro o, peggio ancora, ricevere incarichi di Giudice Arbitro per i quali riceve un compenso a parte. Fin quando non si torna agli anni che hanno preceduto la sciagurata Legge Breganze e fin quando un appartenente all’ordine giudiziario svolge funzioni diverse da quelle per le quali per anni ha esercitato la giurisdizione e fino a quando nel processo penale non verrà statuita la separazione delle carriere, in Italia lo stato di diritto sarà sempre una chimera.

Ma torniamo alla vita quotidiana di un’impresa che per la giurisdizione civile non versa in stato d’insolvenza e che ha pertanto il diritto a svolgere la propria attività commerciale ma tale esercizio può essere turbato dalla pendenza di un procedimento penale che vede imputato un soggetto inviso ad un rappresentante della pubblica accusa che lo individua come il vero dominus che agisce in modo occulto. Quell’impresa, che il giudice fallimentare decreta non fallibile, viene sequestrata su istanza della Procura che trova un Gup o un Tribunale penale che sulla base di un capo d’imputazione, sia pur contestato, ne decreta la fine.

Se così stanno le cose il “dittatorello” Matteo Renzi, smentito finanche da Mario Draghi sull’insostenibile pressione fiscale, ha gioco facile anche e soprattutto in ragione dell’ignoranza della gente distratta dai tanti avvenimenti che giornalmente fanno pensare ad altro. Ma se i giornali alimentano con servizi giornalistici spesso frutto dell’opinione deviata degli autori la curiosità della gente, l’Italia non ha più speranza di riprendere il proprio prestigio. A Proposito sabato si giocherà la partita di calcio Roma-Napoli, vi invito ad ascoltare le radio o a vedere i notiziari, l’evento è più importante della chiusura dello storico Bar Mazzini!

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:20