La d’Urso impera

Comprendo che Mediaset, impresa commerciale, debba programmare spettacoli e talk-show tali da attrarre più spettatori possibili e ciò per ragioni pubblicitarie, sui cui introiti si regge esclusivamente a differenza della Rai che lucra il canone; ma affidare alla signora Barbara d’Urso la domenica pomeriggio la conduzione di una trasmissione per parlare non solo di gossip ma anche di politica è davvero troppo.

Capisco che il pubblico che assiste a queste trasmissioni, purtroppo, è maggioritario rispetto a quella parte del popolo italiano, nettamente minoritaria, che non ha pari al mondo per cultura e professionalità ma consentire alla pimpante signora di stigmatizzare il comportamento di Matteo Salvini invitato ad intervenire per parlare della tragedia del mare che in questi giorni sta davvero turbando non solo le coscienze ma anche la tranquillità di noi italiani, è eccessivo. Durante l’intervento il politico della Lega manifestava il suo pensiero ben noto, ma ha avuto modo, trascinato dal fervore con il quale esprimeva i suoi sacrosanti e legittimi argomenti, di richiamare l’attenzione sul poliziotto che per avere espresso la sua verità sui fatti di Genova durante il G8 è stato sospeso dal servizio mentre qualsivoglia soggetto disperato, o peggio ancora delinquente, dobbiamo non solo accoglierlo ma assisterlo a scapito degli italiani che soffrono.

Ma ciò che veramente indigna è stato il modo con il quale la signora ha tolto la parola a Salvini, esclamando “adesso basta non si deve parlare del poliziotto per la cui vicenda bisognerebbe dedicare una trasmissione intera”, facendo calare il sipario per poi riaprirlo e presentare la famiglia di Rocco Siffredi. Quanti visi felici e sorridenti tra gli spettatori entusiasti del soggetto e quanta gioia nel viso della d’Urso per la presenza del personaggio e dei suoi figli. Tutto è bene ciò che finisce bene, ma ormai Mediaset ha concesso in comodato d’uso, come sostengo da tempo, le sue trasmissioni per deliziare vuoi anziane e pensionate signore che vengono prese in giro da Paolo Bonolis o da Gerry Scotti, o giovani e deliziose ragazze attratte solo dalla possibilità di fare carriera in una delle reti, con predilezione per Canale 5 dove impera la d’Urso, padrona assoluta.

Certo, noi che abbiamo avuto nel tempo ormai trascorso la possibilità di assistere a spettacoli televisivi straordinari con attori ed attrici straordinari non possiamo che vivere di ricordi, nella speranza di rivedere qualche volta le gemelle Kessler, Sandra Mondaini con Raimondo Vianello, oppure Walter Chiari con quelle splendide donne con le quali si esibiva nelle riviste, o le Bluebell che facevano compagnia a Erminio Macario, o Nino Manfredi e Paolo Panelli con Delia Scala nella straordinaria commedia musicale: “Un Trapezio per Lisistrata”, non possiamo accettare che l’Italia sia così mal ridotta al punto da essere costretti ad assistere a trasmissioni che divertono solo un pubblico scadente al pari dei suoi protagonisti.

Ma torniamo al serio ed alle tragedie quotidiane, invitando Papa Bergoglio che è in sintonia perfetta con i valori mediocri sopra descritti a fare il Papa; misericordioso, non solo con i migranti che non hanno pensato neanche un minuto a buttare in mare dodici compagni di sventura solo perché Cristiani, anche e principalmente con noi Italiani, che abbiamo il diritto di vivere almeno tranquilli nel Paese dove siamo nati, l’Italia!

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 15:24