Mattarella avalla   la folle spesa sicula

Sapete chi ha scritto nero su bianco che la Sicilia, cioè il carrozzone pubblico tra i carrozzoni pubblici, può fare come vuole senza nessun controllo da parte del Paese tutto? Sergio Mattarella, l’attuale capo dello Stato voluto e imposto da Matteo Renzi (con la stessa lucidità e capacità nell’imposizione della disastrosa Federica Mogherini). Ecco chi c’è al Quirinale. Ecco chi fa il Presidente della nostra Repubblica. Con una sentenza della Consulta quando era giudice costituzionale, Mattarella, da siciliano tipico, ha tolto ogni possibilità di controllo sui disastrati conti siciliani (alla Regione sono veri e propri nababbi a nostre spese) facendo da relatore a Roma, vale a dire dando l’assist da Roma ai suoi, alla sentenza con cui è stata data totale autonomia a quel pozzo senza fondo di sinistra che è la spesa pubblica siciliana, in totale spregio a chi quei conti li paga, cioè noi tutti, gli italiani, con l’esosissima tassazione.

Ma dove vogliamo andare se il primo ad usare tutta la propria “carriera” a ridosso della Pubblica amministrazione - prima da professore universitario, poi da giudice della Corte Costituzionale e adesso addirittura Presidente della Repubblica - gioca di fatto contro lo Stato? Chi commissaria la Sicilia che è uno sconcio e al contempo un colabrodo nei conti pubblici, se il primo che dovrebbe commissariare, è il primo, l’eccellenza, dell’avallo e uso distorto dei nostri soldi?

Il nostro Paese ha bisogno di un Presidente della Repubblica di ben altro calibro ed estrazione, un liberale, antieuropeista, economista, politico, uno statista in grado di riordinare l’Italia rendendola “minima”, a cominciare dai suoi conti di spesa pubblica, e in grado di andare a ricontrattare l’Europa, posto che questa Europa tedesca della Merkel ha fatto più danni che altro. Per questo bisogna andare in fretta a votare perché con il voto democratico si avranno nuove forze in grado di inciuciare meno, e violente nel rimettere ordine nel nostro Paese.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:23