Senato: altra truffa di Napolitano contro gli italiani

Sostituire il bicameralismo con una camera dei rappresentanti delle Regioni, note idrovore dissipatrici di soldi pubblici nonché corrotti poltronifici della sinistra politica, è l’ennesimo errore di Napolitano che noi tutti italiani pagheremo caro. Ci sono tutti gli ingredienti del comunismo stalinista cui Napolitano ha creduto e su cui si è applicato fissamente e malauguratamente ci ha rifilato in salsa 2015. Renzi & Company, insieme a tutto il Pd ex Pci, sono stati ciò che sono tuttora, cioè gli utili idioti di Napolitano.

Ecco tutti i tasselli che fanno da ingredienti: 1) l’estorsione con la truffa e l’imbroglio della modifica e del cambiamento delle regole democratiche, specificamente la Costituzione italiana; 2) il chiamare propagandisticamente “riforma” l’abolizione di una delle due camere del parlamento che rappresenta il contrappeso a quella dei deputati, in teoria lì per garantire l’equilibrio tra i poteri di uno Stato, a garanzia della libertà e della democrazia – non a caso abolita da Mussolini durante il fascismo; 3) l’estirpare la volontà, convinzioni e inclinazioni democratiche altrui forzandone le votazioni, non ammettendole a scrutinio segreto con la complicità, nel caso specifico, di un presidente del senato, ex magistrato di sinistra, scelto e messo da Napolitano stesso; 4) la sottrazione ed estromissione, l’esclusione del popolo italiano dal voto designante gli eletti e il non ammettere opposizioni e voci contrarie per lo più criminalizzandole e accusandole, si veda Renzi testa-di-legno di Napolitano, e i suoi gufi e il suo rancore personale, soffocandole dispoticamente, cosa che è caratteristica e tipica dei regimi antidemocratici.

Ed ecco qui le analogie con i sistemi sovietico comunista e nazista tedesco, sistemi dispotici ed autoritari, anti democratici, che la storia ha, con il crollo dell’Urss e l’eliminazione di Hitler, svelato “spiegandone” ai poveri popoli disgraziati l’inganno. 1) L’Urss denominava il proprio dispotismo politico “democrazia e libertà”, al pari di “riforme” e “modernizzazione” del veterocomunista Napolitano, a voce del pallaro Renzi; 2) la miseria economica comunista imposta al popolo dal regime sovietico era spacciata per “progresso economico e sociale” e gli oppositori tacciati per matti e messi in manicomio, sottoposti, nella migliore delle ipotesi, all’inizio del regime ad accuse e denigrazioni, gufi, rancorosi, comunque in Italia di questo passo la gogna è in arrivo, già dietro l’angolo; 3) il nazismo è salito al potere facendo uso di tecniche e manipolazioni propagandiste truffaldine, come Napolitano ha fatto imponendo agli italiani governi non eletti dagli italiani medesimi, imposti, illegittimi; 4) l’abolizione della forma democratica con lo snaturamento dello Stato per sé, per i propri interessi dispotici e personali, con il tacito servile silenzio degli organi di informazione. Ed ecco perché a Napolitano/Renzi interessa così tanto la Rai. La libertà di critica e di stampa, televisiva, sarebbe di per sé garanzia di un sistema libero e democratico.

In pratica oggi il Pd di Napolitano propaganda per “modernizzazione” e “riforme”, autoritarismo, dispotismo, fascismo, autocrazia. Non si dimentichi che è Napolitano che ha voluto lo schiacciamento con i carri armati della ribellione democratica di Budapest. E che lo stalinismo ed il comunismo sono state macchine ideologiche che hanno ammazzato 120 milioni di persone, responsabili e colpevoli dello spaventoso macello. Non solo della storia.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:28