Relativismo e universalismo tra politica e cultura

La contemporaneità politica e antropologica ha il dovere di interrogarsi sul futuro e l’azione transnazionale dei diritti umani. In generale, una riflessione d’obbligo deve svolgersi sull’azione del diritto nei nostri sistemi occidentali, nel mondo mediorientale e nel contesto arabo/musulmano. Può l’Occidente ribadire la priorità giuridica dei diritti umani e della dignità individuale nella proposta politica con il fine di tutelare, contro la sopraffazione del potere, ogni singola minoranza e ogni singolo individuo?

Domande che scatenano dibattito. Il “regionalismo” del diritto ha permesso a molte istituzioni monolitiche di scalzare, nella teoria e nella pratica, il diritto internazionale e le convenzioni sui diritti umani nel nome delle tradizioni, dei valori, dei costumi e della religione. Ogni uomo ed ogni donna in ogni angolo della Terra ed in ogni momento deve godere degli stessi diritti? E se sì, più a monte, come si individua il “soggetto” di questi diritti? La teoria dei diritti universali è patrimonio solo della cosiddetta cultura occidentale, oppure no? E come si concretizza questa teoria nell’esperienza degli ordinamenti giuridici contemporanei?

Il Centro di studi storici, politici e sociali “Gaetano Salvemini” e l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici terranno due giornate di lavori (il 9 e il 10 dicembre presso l’Istituto Italiano per gli studi Filosofici di Napoli) per riflettere e approfondire la problematica. Il convegno, intitolato, “Relativismo ed universalismo tra politica e diritto” approfondirà in due giornate due problematiche riassunte in: “Soggetto e Soggetti di diritto - prospettive contemporanee” e “Il diritto «umano» alla prova degli ordinamenti contemporanei”. Relatori della prima giornata saranno il professor Gennaro Maria Barbuto (ordinario di Storia delle Dottrine politiche - Università degli Studi di Napoli “Federico II”); il professor Maurizio Griffo (associato di Storia delle Dottrine politiche - Università degli Studi di Napoli “Federico II”); il professor Aldo Masullo (emerito di Filosofia morale - Università degli Studi di Napoli “Federico II”); il professor Carlo Nitsch (associato di Filosofia del Diritto - Università degli Studi di Napoli “Federico II”). Relatori della seconda giornata saranno il professor Agostino Cilardo (ordinario di Storia e istituzioni del mondo musulmano - Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”); la professoressa Adele Del Guercio (Docente di Diritto dell’Unione europea - Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”); il dottor Antonio Stango (segretario generale del Comitato Italiano Helsinki per i diritti umani) e il professor Roberto Virzo (associato di Diritto internazionale - Università degli Studi del Sannio).

I lavori saranno moderati dal direttore e dal responsabile delle relazioni esterne del Centro di studi storici, politici e sociali “Gaetano Salvemini”. Un’approfondita occasione di riflessione che si svolgerà in occasione del 10 dicembre: Giornata mondiale dei diritti umani, una celebrazione per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani del 10 dicembre del 1948.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 22:29