Le coppie e i genitori

Le unioni civili, come in tanti altri casi, sono una potentissima arma di distrazione di massa, che serve a portare la testa degli italiani lontana dal resto, infatti, non è la prima volta che un problema elementare venga ingigantito ad hoc per alzare polveroni inutili e dannosi. Il 2016 è iniziato, anziché all’insegna dei trionfi promessi e garantiti da Renzi e Padoan, con tanti di quei guai, che di ulteriori polveroni proprio non c’è bisogno. È successo tante volte in Italia, si parte con una proposta di buon senso e i diritti delle coppie dello stesso sesso che si uniscono lo sono e si finisce con l’infilare dentro quella proposta, una serie di richieste che tutt’altra faccenda rappresentano.

Infatti, se ci si fosse fermati alla prima e sicuramente più importante parte del problema, cioè quella delle unioni civili, tutto sarebbe stato già affrontato e probabilmente risolto, con le adozioni, che invece niente c’entrano, era ovvio che scoppiasse la qualunque. Ora, che il mondo sia cambiato è palese, come è palese la necessità di chi si ama ad unirsi potendo contare su tutti i diritti possibili, ma le adozioni sinceramente no, altro sono e ben altro approfondimento meritano, inutile girarci intorno. Sia chiaro, ogni esclusione “a prescindere” può non essere giusta, ma le forzature estreme prive di quelle riflessioni che solo gli approfondimenti più ampi possono risolvere, generano battaglie che spesso si chiudono male per tutti.

Diritti e desideri, garanzie e aspettative non sono la stessa cosa, per questo bisogna andarci piano, specialmente quando si tratta di vite nuove, di bambini, di infanzia. Viene, infatti, da chiedersi cosa c’entri il sacrosanto diritto di unire legalmente due vite di persone dello stesso sesso, con il desiderio di andare molto, ma molto oltre, fino a toccare temi troppo delicati e diversi da poter essere mescolati al fatto di essere coppia. Essere coppia ed essere genitori può non essere la stessa cosa e questo senza nemmeno infastidire etica e scienza, dovrebbe risultare evidente a tutti. Come se non bastasse, l’esperienza insegna che i danni di certe forzature e di certe crociate, a distanza di anni spesso sono risultati enormi e talvolta irreversibili.

Per questo e per il momento, è necessario fermarsi al fine di risolvere bene il solo problema delle unioni civili, trasferendo semmai a dopo tutto il resto. Le adozioni e quello che intrinsecamente significano, non possono ridursi ad uno scontro fra favorevoli e contrari, illuminati e conservatori, laici e cattolici, quando si tira in ballo il futuro della società e del consesso umano serve di più e molto più tempo per capire e approfondire. Tanto ci sembra il minimo dovuto alla vita, biologicamente e filosoficamente intesa. È tutta qua la laicità, quella vera, nobile e liberale, quella che spinge a sapersi fermare un attimo prima, per decidere poi e solo al di là di ogni ragionevole dubbio. Si approvi presto dunque una buona legge sulle unioni civili, tutto il resto è davvero un’altra cosa, che con l’aria che tira è meglio non distrarsi.

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 17:29