Roma, Berlusconi torna protagonista

Le furibonde quanto sgangherate reazioni al passo di lato di Guido Bertolaso a favore della candidatura di Alfio Marchini a sindaco di Roma sono la cifra della spiazzante mossa di Silvio Berlusconi. Non certamente per la persona di Marchini: iniziale coniglio uscito dal realistico cilindro di Arcore e poi puntualmente immolato dai sacerdoti “amici”, quanto piuttosto per la valenza politica della decisione.

A Roma cambia tutto e forse anche in Italia. Dopo anni di fratture, incomprensioni ed abiure (sempre sconsigliate in politica), il cosiddetto “centro” sembra ritrovare una onorevole unità. Per la prima volta dopo gli anni del centrosinistra craxiano, la destra e la sinistra ideologiche tornano ad occupare i loro scranni storici di avanguardie estremiste minoritarie (Fassina a sinistra, Meloni a destra), ipotizzando un nuovo interessante scenario ben descritto dalle parole del “fidato” Confalonieri: tutti insieme contro il populismo stellato, vero rischio per il Bel paese.

In politica l’eccessiva semplificazione è sempre cattiva consigliera, ma gli appelli lanciati da Roberto Giachetti agli elettori moderati dell’ex centrodestra ed i reiterati accenni di Bertolaso - ospite di Lucia Annunziata - ad una “grande coalizione” per risolvere il “disastro-Roma”, fanno intravedere un inconfessabile ma (forse) reale patto di desistenza, trasformabile in una possibile alleanza amministrativa tra Partito Democratico e un centro credibile al Campidoglio. Nessun nuovo Patto del Nazareno, ma qualcosa - forse - di più: l’inizio di una possibile “normalizzazione” in un sistema politico nazionale (e locale) per tanti aspetti “sconclusionato”.

La storia sembra riproporsi: come nel 1993 quando Berlusconi si schierò al fianco di Gianfranco Fini e da lì partì una nuova fase (poi detta Seconda Repubblica) per la politica italiana, la decisione di Berlusconi di strappare a destra, unirsi al centro per guardare - in un eventuale ballottaggio - di buon occhio un gentil “signore” dell’entourage renziano in nome della lotta all’antipolitica grillina, sembra spalancare la porta a scenari impensabili appena qualche mese fa quando un’ingiallita quanto sbiadita foto riproponeva un improbabile e vecchio centrodestra.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:50