Welby-Fanelli: scrive il dottor Mario Riccio

Vorrei sottolineare che, quale medico del caso Welby e pertanto autore materiale della sedazione e successivo distacco del ventilatore di Piergiorgio Welby, a differenza di quanto sembrerebbe emergere dall’articolo di Elena D’Alessandri, al tempo già l’aver ottenuto tale trattamento risultò essere innovativo e provocatorio, nonché per alcuni illecito.

È vero che Welby chiedeva provocatoriamente anche una legge che rendesse possibile l’atto eutanasico, ma già allora l’iter giuridico sulla mia persona dimostrò come il diritto al rifiuto delle cure era - ed in parte lo è ancora - non del tutto esercitato ed esercitabile dal paziente.

Apprezzo infine l’attenzione comunque dimostrata dal vostro giornale su una tematica ultimamente dimenticata dai mass media, ma che ovviamente rimane sempre attuale.

Mario Riccio

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:48