“Ti racconto la politica”

Per chi vuol capire (Capitolo 49) - Un popolo fa pace con l’intelligenza, quando la serenità dei liberi batte l’agitazione dei fissati. Sanno come si fa; loro, cioè gli indegni che assurgono al potere per sfruttare il popolo, sanno bene quale iter percorrere per trasformare in azioni legittime i loro ingordi disegni. La via per accedere agli strumenti del potere politico esiste, solo che i malandrini la conoscono fino nei minimi particolari, mentre il popolo, almeno certo popolo, non sa neppure cercarla.

La democrazia, vera o falsa che sia, deve tenere in piedi l’istituto del voto e fuori del riunirsi sensatamente in squadra, non esiste alcuna possibilità popolare di vincere, neppure la rivoluzione. Nella massa popolare vi sono due comparti deleteri; da una parte c’è una certa quantità di cittadini vili o indeboliti che il potere malandrino corrompe e trasforma in “servitori”; dall’altra invece, tanto spinta dal plagio quanto dall’impulsività, c’è una sorta di “multi massa” di pessimisti, apatici, apolitici, solitari, illusi, permalosi, palloni gonfiati e idioti rivoluzionari che portano il popolo a dividersi nei mille rivoli dell’impotenza politica.

Un potere ingordo che si autodefinisce democratico vuole ridurre al minimo il peso del voto popolare; dunque, “controlla” i congressi, i referendum, le stesse elezioni e delibera leggi elettorali e norme tali da rendere decisivi i voti di chi ha raggiunto e corrotto; per contro, “aiuta” gli altri cittadini, quelli della citata multi massa, a sparpagliarsi al seguito di mille sedicenti leader pieni di megalomani fissazioni e promotori di una giungla di acronimi che portano il popolo alla totale incapacità di farsi rispettare. Questo corso vuole fornire la conoscenza che una squadra popolare deve possedere per tenere testa al perfido nemico, nel vero campo di battaglia in cui può affrontarlo. I parassiti della politica usano i partiti per darsi potere con la giustificazione democratica dei numeri, dunque, è nei loro stessi ambiti d’esistenza che vanno colpiti. Il popolo però non l’ha ancora capito e i “colpi di mano” che portano al potere, Presidenza del Consiglio compresa, sono intanto esclusiva delle peggiori squadre di malandrini. Eppure, i numeri del potere criminale sono bassi e un popolo che capisce come organizzarsi può averne facilmente ragione. In un partito di potere si può intervenire anche per fini rispettosi e onesti, ma è necessario sapere come.

In questo Paese ci sono invece troppi vanitosi che adorano essere presidenti di qualcosa e più rappresentano il nulla e più si riempiono la bocca per dire “il mio partito”, nel senso del partito fatto da me; in ogni angolo, c’è un vanitoso impreparato che fonda un partito nuovo che non andrà da nessuna parte. Quanti hanno inteso, trovano in questo corso la conoscenza per competere e battere la politica dei vessatori. Nel prossimo capitolo alzeremo il sipario della simulazione del Congresso... Chi lo vince, ha il potere.

 

Aggiornato il 06 aprile 2017 alle ore 17:20