Matteo Renzi pronto all’esproprio solidale

Se fosse vero sarebbe una bomba: il Governo ha pronto un piano di requisizione degli immobili sfitti da destinare ai migranti. Per ragioni di convenienza elettorale l’operazione scatterebbe soltanto dopo il 4 dicembre, a urne chiuse. Ma Angelino Alfano e gli uomini del ministero dell’Interno avrebbero già tra le mani la mappa completa dei territori su cui intervenire.

La notizia la dà “Il Giornale” di Alessandro Sallusti. La prendiamo per buona confidando sul fatto che non sia una “bufala”. Lo pensano anche alcuni esponenti del centrodestra che l’hanno commentata sui social network. Poi, perché stupirsi? È dalla scorsa primavera che circolano voci su un progetto governativo mirato a togliere le seconde e le terze case non abitate agli italiani per darle ai clandestini. La sottile foglia di fico che, in passato, ha nascosto il volto del “mostro” all’opinione pubblica è stata la solita frase in burocratese: “Solo in caso di estrema necessità”. Una porcata camuffata da atto giuridicamente inappuntabile. Comunque, all’epoca non se n’è fatto niente. Non proprio. Nel frattempo ci sono stati i casi degli alberghi requisiti. Quello della locanda di Gorino, l’hotel Lory di Ficarolo in provincia di Rovigo e l’albergo di lusso “Cristallo” a Castel d’Azzano, nel veronese. A Gorino la popolazione è scesa in piazza facendo le barricate per impedire l’arrivo dei clandestini e ha vinto. Almeno per il momento. A Ficarolo il proprietario della struttura ha tentato senza successo di opporsi fisicamente all’irruzione nel suo locale delle forze dell’ordine che gli notificavano il provvedimento prefettizio. Il poveretto si è sentito male ed è finito al Pronto soccorso. A Castel d’Azzano i titolari della struttura sono andati a pregare in ginocchio le autorità perché almeno non gli togliessero la disponibilità dell’immobile proprio nel momento di maggior afflusso di clienti per la concomitanza con lo svolgimento, a Verona, di “Fiera Cavalli”.

Nessuna meraviglia, dunque, che il duo Renzi-Alfano pensi ad un piano di esproprio solidale delle case degli italiani. D’altro canto questi catto-comunisti in doppiopetto ce l’hanno nel sangue l’odio per ciò che appartiene ai privati cittadini. Sono gli stessi che sbavano dietro tutte le fregnacce pauperiste scodellate dai vari santoni delle comunità religiose sparse per il Paese. Ma dietro la storiella buonista del dovere morale dell’accoglienza si cela il volto feroce del multiculturalismo, nemico giurato dei valori che marcano l’identità di una nazione. In primis la difesa della proprietà privata, proiezione individuale del più ampio concetto di difesa della patria quale indefettibile dovere del cittadino. È dunque assai probabile che un piano di requisizione esista e sia pronto a funzionare da strumento di rappresaglia verso quelle amministrazioni comunali e quei sindaci riottosi che non si piegano alla logica perversa degli “Sprar”, imposta dal Viminale. Se è così Renzi e Alfano abbiano il fegato di dire la verità e lo facciano subito. E non dopo il voto referendario. Se non è vero smentiscano giurando sul loro onore, posto che un po’ gliene sia rimasto, che il Governo non intende procedere sulla strada delle requisizioni. Altrimenti si assumano la responsabilità della sacrosanta reazione della gente.

Questi scellerati non si rendono conto di scherzare col fuoco. Gli italiani non ne possono più di subire l’invasione incontrollata dei clandestini. Il nostro Paese attualmente è simile a una polveriera: basta una scintilla e salta tutto in aria. Se qualcuno pensa che le rivoluzioni appartengano all’archeologia della politica sbaglia di grosso. Se c’è una costante mai negata nel divenire dell’umanità è la naturale attitudine del popolo a sovvertire con la forza quei poteri costituiti che l’opprimono attraverso l’imposizione di ingiuste leggi. Attento Renzi! Ultimo avviso: chi semina vento raccoglie tempesta.

Aggiornato il 08 ottobre 2017 alle ore 21:59