Bankitalia, caso Visco: tutti contro Renzi

“Incomprensibile e ingiustificabile”. Così Walter Veltroni giudica il documento presentato martedì dal Partito Democratico contro il governatore Ignazio Visco. “Da sempre la Banca d’Italia - ha detto Veltroni a un cronista dell’Ansa che lo ha interrogato sulla vicenda - è un patrimonio di indipendenza e di autonomia per l’intero Paese. Per questo mi appare incomprensibile e ingiustificabile la mozione parlamentare del Pd”. Silvio Berlusconi, rispondendo a una domanda sullo stesso argomento, ha commentato: “Non mi meraviglia. È proprio della sinistra voler occupare tutti i posti dopo l’elezione. Ora fanno passi avanti e vogliono occuparli anche prima”. Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, il 31 ottobre conclude il suo mandato alla guida di Palazzo Koch. A sorpresa i Dem hanno presentato una mozione alla Camera in cui sostanzialmente si chiede di non rinnovare l’incarico all’attuale governatore. Una mossa che ha portato a un vero e proprio scontro tra via Nazionale e il Partito Democratico.

“È un fatto gravissimo - ha dichiatato invece Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia - che per equilibri all’interno Partito Democratico e tra Pd e Governo, venga attaccata una istituzione fondamentale per il funzionamento della democrazia nel nostro Paese, come la Banca d’Italia. Non è accettabile un comportamento di questo tipo, soprattutto in un momento delicato come questo. Il PdR, Partito di Renzi, è irresponsabile come il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e Luigi Di Maio. Paolo Gentiloni dovrebbe avere la forza di prendere posizione contro questo gioco al massacro, con senso di responsabilità e con senso dello Stato. Renzi - dice ancora Brunetta - è un irresponsabile e un opportunista. L’ha dimostrato durante i suoi mille giorni a Palazzo Chigi, lo sta confermando in questi mesi da segretario a tempo pieno del Pd. Per lui conta solo la sua presunta credibilità personale e la sua fame di potere. Ma i disastri fatti dal suo Governo sulle banche non si cancellano con un colpo di teatro. È probabile che ci siano state delle falle nel sistema di controllo sul sistema bancario - osserva quindi Brunetta - ma il nostro atteggiamento è sempre stato costruttivo. Noi ci siamo battuti e abbiamo presentato emendamenti in Parlamento per rafforzare la possibilità di vigilanza e di controllo della Banca d’Italia. Renzi è sempre scappato e ha sempre sorvolato su questi delicati aspetti. Qualche conflitto di interessi suo o di qualche grazioso membro del suo Governo?”.

“Il Pd e io non abbiamo niente da nascondere sul tema della banche”, ha replicato Matteo Renzi. “A noi è toccato intervenire per rimediare ai disastri che hanno fatto altri. Perciò non abbiamo nessun problema, e non litighiamo con nessuno. C’è una discussione in queste ore sul futuro di Banca d’Italia: non ci riguarda, non tocca a noi, non tocca al Pd fare il nome del prossimo governatore perché lo decideranno le autorità preposte. Certo è che se qualcuno vuole raccontare agli italiani che in questi anni nel settore delle banche non è successo niente, quel qualcuno non sarò certo io. È mancata evidentemente una vigilanza efficace. Ci sono stati dei manager, e ne sanno qualcosa anche nelle Marche che hanno preso dei soldi e non hanno lavorato con la professionalità con la quale avrebbero dovuto farlo. Ci sono persone che hanno visto venir meno i loro crediti e hanno sofferto la crisi delle banche”.

“Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato in Parlamento una mozione per chiedere la revisione dei vertici di Bankitalia perché riteniamo necessario avviare una valutazione organica su chi ha il compito di vigilare sul sistema bancario italiano”, ha dichiarato invece il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. “Da questo punto di vista è curioso che il Pd, ovvero il partito di maggioranza che governa l’Italia dal 2011 e che ha espresso direttamente gli ultimi tre Presidenti del Consiglio, presenti una mozione per chiedere al suo stesso Governo di intervenire in una situazione nella quale avrebbe potuto già fare qualcosa da tempo. L’impressione è che il Pd stia tentando di scaricare solo su Visco e Bankitalia le sue gravi e pesanti responsabilità nel rapporto con il sistema del credito. Ma gli italiani non si faranno ingannare e continueranno a chiedere conto al Pd del perché miliardi di euro dei contribuenti siano stati spesi per ripagare la pessima gestione di alcune banche e coprire le responsabilità di banchieri amici”.

Aggiornato il 19 ottobre 2017 alle ore 10:39