Per il Partito Radicale

giovedì 9 novembre 2017


Dedicando la vita in difesa della libertà e battendosi contro ogni forma di sopruso Marco Pannella ha segnato un confine. Sì. Quest’uomo amato dalla gente comune, detestato dai benpensanti, condiviso da pochi, avversato da molti, temuto dagli ipocriti, prediletto dagli umili, indifferente alle lusinghe del potere, ha tracciato la frontiera che divide il “Diritto” dalla sopraffazione, la “Giustizia” dalla legge, la “Libertà” dalla tirannia. Ha creato una comunità dove ci si riunisce per lottare contro l’oppressione, per contrastare le schiavitù, per dare voce agli emarginati, dove il cittadino si rifugia per trovare protezione, dove tutti possono operare affinché la Giustizia imponga il suo primato sulla legge.

Per più di mezzo secolo il “libertario” Pannella ha combattuto per tutelare i diritti fondamentali della persona agendo sempre senza paura e senza tornaconto individuale contro violenze, ipocrisie, malcostume e falsità. Ha lasciato in eredità questo immenso patrimonio di storia e di ideali che oggi è necessario conservare e che, se vogliamo sperare in una società che garantisca a tutti e a ciascuno una migliore qualità della vita, è indispensabile far diventare strumento potente di tutela dei valori essenziali della democrazia. Ed è la ragione che dovrebbe spingere tutti coloro che amano la libertà, la giustizia e la verità a unirsi al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, sostenendone l’azione e partecipando alle sue battaglie.

Viviamo un momento storico drammatico. Gli equilibri politici, economici e sociali sono sconvolti da guerre devastanti, da un terrorismo folle e incessante, dal rischio incombente di conflitti atomici, da drammatiche e inarrestabili emigrazioni, da crescenti instabilità istituzionali, da continue crisi finanziarie, da antiche angosce e da nuove paure. Tutto questo sta inesorabilmente spingendo i governi e i poteri forti a compromettere sempre più le garanzie democratiche, violando i diritti alla libertà, all’equa giustizia, alla sicurezza sociale, alla tutela della vita, alla conoscenza della verità. E l’Italia non è immune. Anzi. L’aumento inesorabile dell’immenso debito pubblico, la vastità dei disagi e delle fragilità sociali, la percentuale smisurata di disoccupazione, soprattutto delle nuove generazioni, la paralisi amministrativa, la malagiustizia e la malapolitica stanno già provocando continue e pericolose violazioni ai diritti democratici e personali.

Viviamo ogni giorno il dramma dei nuovi e dei vecchi poveri, dei milioni di italiani privi di lavoro e di prospettive, spesso così disperati da preferire il suicidio all’emarginazione. Tragedie sociali provocate dall’incapacità e dall’arroganza dello Stato. Il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito fu voluto e creato da Pannella proprio per questo: per difendere i diritti fondamentali della persona contro ogni forma di ingiustizia e per promuovere le grandi battaglie contro la fame, contro la guerra, contro le antiche e le nuove schiavitù.

Già alla fine del “secolo breve”, come definisce il novecento Eric Hobsbawm, in una visione quasi messianica, il fondatore del partito aveva previsto le crescenti minacce alle libertà individuali e collettive celate nella crisi del sistema democratico occidentale. La consapevolezza dei pericoli che sarebbero stati causati dal predominio sempre più incontrollato del potere finanziario internazionale nelle scelte politiche e nello sviluppo della società “globalizzata” lo spinse a costruire una rete transnazionale e transpartitica che potesse proteggere la democrazia e i suoi valori, che potesse reagire contro un nuovo ordine socio-economico illiberale e oligarchico. Aveva ragione. In pochi decenni sono diventate sempre più evidenti le restrizioni alle libertà sostanziali; vengono sempre più utilizzate le limitazioni alla sovranità popolare, sono sempre più devastanti le violazioni al diritto a un’equa giustizia, alla dignità sociale, alla conoscenza.

L’azione invasiva dello Stato nella vita dei cittadini provocata da miriadi di leggi contradditorie, da una burocrazia tanto inefficiente quanto arrogante, da una pressione fiscale insopportabile, da un sistema giudiziario inadeguato, da permanenti ingiustizie sociali e dall’ inaccettabile esproprio delle potestà elettorali, sta rendendo la vita dei cittadini un permanente precariato, una sottomissione politica, sociale ed economica priva di futuro.

Come difenderci? Come intervenire? Come può la comunità delle persone libere arginare questa deriva che imprigiona sempre più il cittadino nel ruolo di suddito? Nell’attesa e nella speranza che provvidenziali governi di saggi, centri di potere avveduti e generosi, circoli economici e culturali illuminati, spinti dall’esempio di Marco Pannella e della comunità radicale, dimostrino la volontà di operare negli interessi dei cittadini e delle generazioni future, il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito rappresenta l’unica realtà politica, libera da steccati ideologici e da interessi di parte, impegnata a costruire una società dove siano inviolabili i diritti, indiscutibili i doveri, trasparente la gestione della “res publica” e garantita la difesa della dignità della vita. Iscriversi e partecipare non serve a salvare un partito: serve a salvare il futuro della democrazia e ad affermare i principi inviolabili della libertà.

(*) Partito Radicale


di Loris Facchinetti