Meglio così, meglio per tutti

martedì 28 novembre 2017


Meglio così, meglio per tutti, del resto si era capito da tempo quale potesse essere la scelta di Angelino Alfano e della sua truppa. In certe situazioni non solo ricucire non si può, ma non si deve e nel caso di Alleanza Popolare è esattamente così.

Insomma, si tratta di una storia che come tante altre nel parlamentarismo italiano non fa bene alla politica e meno che mai al rapporto con gli elettori. Del resto se l’astensionismo cresce così come la sfiducia nei politici, è proprio perché tra cambi di casacca, trasformismi, ambiguità e incoerenze, i cittadini ne hanno davvero viste troppe. Ecco perché, ammesso e non concesso, se Alfano e la sua compagine fossero tornati nel centrodestra avrebbero fatto molto più male che bene a tutta l’area. Qui infatti non si tratta di perdonare o meno alcuni percorsi che in assenza di vincoli di mandato possono essere, come sono incomprensibili agli elettori, ma si tratta di fratture insanabili a prescindere.

Sia chiaro, nella vita e non solo in politica si cambia, e si fanno scelte alternative, ma nel caso di Alfano e dei suoi siamo fuori da ogni limite comprensibile. Parliamo, infatti, di gente che fino a pochi anni fa era berlusconiana di ferro, eletta nel campo di centrodestra, cresciuta, recuperata o valorizzata solo grazie al Cavaliere. Ecco perché a questo punto la decisione di Ap di riunirsi al Pd o di correre in solitaria, tutto insomma piuttosto che tornare indietro, è la migliore per chiunque.

La migliore per il centrodestra, che francamente non ha bisogno di ulteriori problemi e la migliore per il Pd che di coerenza ne ha sempre saputo poco o niente. Oggi la gente per recuperare un po’ di fiducia nella classe politica ha bisogno di pensare che si mantenga fede al patto stipulato con il voto, per cui l’assenza di vincolo è una foglia di fico che non regge più. Serve coerenza, affidabilità, rispetto per gli elettori, solo così si può e si potrà ricominciare a guardare avanti e con ottimismo. Gli inciuci, i trasformismi, le ambiguità e gli opportunismi hanno rovinato non solo il rapporto con i cittadini, ma l’intero Paese, riducendolo al lumicino che vediamo e viviamo, basta!


di Elide Rossi e Alfredo Mosca