Tap, Emiliano choc: “Il cantiere sembra Auschwitz”

giovedì 14 dicembre 2017


Nuovo scontro tra il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Emiliano si spinge a paragonare il cantiere Tap di Melendugno ad Auschwitz. “Se vedete le fotografie - sostiene - è proprio identico. Hanno alzato un muro di cinta con filo spinato, è impressionante”. Arriva a stretto giro la replica del ministro, che parla di accuse gravi. Poi il governatore si scusa: “Il paragone tra il cantiere Tap e Auschwitz - afferma -è oggettivamente sbagliato e mi scuso per averlo inopportunamente utilizzato in radio durante una diretta”. “Stanno militarizzando inutilmente una zona - aveva detto Emiliano - e i cittadini si sentono coartati e vedono in quella struttura qualcosa che ricorda cose tristi della storia”. “Noi siamo favorevoli al Tap - aveva aggiunto Emiliano - ma con approdo a Brindisi. Io non sono il ‘Signor No’, perché propongo sempre alternative e in questo caso ho indicato Brindisi come approdo migliore per il gasdotto”. 

“Calenda - era stato l’attacco di Emiliano - parli di come prevenire incidenti come quello in Austria. Il Tap non è stato assoggettato al Decreto Seveso, perché sennò avrebbe rallentato i lavori. Io segnalo che il comandante dei Vigili del Fuoco che a Lecce disse che si doveva applicare la Seveso fu trasferito nel giro di pochi giorni”. Calenda parla di pseudo-guerriglia urbana a Melendugno? Se io guidassi la guerriglia la vincerei, ma io sono magistrato e non guido guerriglie. Sono lontanissimo da chi pensa di usare la violenza anche di fronte a un sopruso di Stato. Calenda parla così perché cerca una collocazione futura, visto che tra qualche mese sarà senza lavoro”. La replica di Calenda è arrivata via Twitter: “Dire che sostengo il Tap per favorire le lobby e trovarmi un posto di lavoro è infantile e volgare ma tutto sommato innocuo, dire che il cantiere è uguale ad Auschwitz è grave e irrispettoso. Opportuno cercare di rientrare nei limiti di un confronto civile”. Poi, frettolose, sono arrivate le scuse di Emiliano.


di Redazione