Immigrazione tra idiozie e problemi concreti

mercoledì 17 gennaio 2018


Al netto delle idiozie che si sentono dire da chi ovviamente parla a vanvera, il problema resta ed è gravissimo. Qui non si tratta di stupide frasi medievali, si tratta solo di buon senso e il buon senso ci dice che l’accoglienza senza limiti in Italia ha creato rischi e pericoli seri.

Del resto, lasciare che entri nel Paese ogni anno qualche centinaio di migliaia di immigrati sconosciuti, ben sapendo che non troveranno lavoro e integrazione, è da scriteriati. Cosa possono fare e dove possono finire se non in pasto alla delinquenza, allo spaccio, allo sbando  e al lavoro nero queste masse di persone? È di tutta evidenza che sia così e infatti così è stato, anche perché chi ha scelleratamente deliberato l’accoglienza senza limiti lo sapeva benissimo.

Il centrosinistra e i cattocomunisti sapevano perfettamente quanto l’Italia non fosse né attrezzata, né pronta e né in grado di affrontare al meglio un fenomeno di tale portata. Come se non bastasse, il centrosinistra e i cattocomunisti sapevano altrettanto bene quanto anni di crisi, di sbagli politici e di governo, avessero aggravato seriamente la condizione degli italiani. Parliamo della disoccupazione, della persecuzione fiscale, dell’abbandono delle periferie, della mancanza di case popolari, del caporalato, della microcriminalità e della vergogna dei servizi pubblici. Insomma, non potevano certo non sapere come da Mario Monti in giù l’Italia fosse diventata una terra ad alto rischio sociale, per via di scelte e di leggi scriteriate oltre che di una crisi endemica.

Ecco perché la colpa grave e imperdonabile non è tanto quella di parlare senza pensare, ma di agire conoscendo le conseguenze delle azioni. Il centrosinistra, infatti, era perfettamente consapevole del guaio che si sarebbe creato e del danno collettivo che avrebbe ingenerato un’immigrazione incontrollata e oceanica. Eppure ha lasciato che nascessero come funghi, e per il più opaco dei “business”, cooperative di accoglienza assolutamente improbabili e inadatte. Ha lasciato che i costi di una accoglienza senza limiti crescessero sulle spalle delle casse pubbliche, fino ad arrivare a cifre di miliardi e miliardi di euro ogni anno. Ha lasciato che centinaia di migliaia di sconosciuti si sparpagliassero per il Paese finendo per costituire favelas, tendopoli, accampamenti privi di ogni minima regola di sanità, sicurezza e vivibilità civile.

Il centrosinistra ha consentito che questi disperati credessero di poter essere illimitatamente accolti dignitosamente, invitandoli così a partenze bibliche, incessanti e rischiosissime. Con ciò il centrosinistra per un verso e seppure in modo indiretto ha stimolato sia l’esercito degli scafisti sia la voglia di affrontare il mare comunque. Ecco perché il numero delle tragedie è aumentato, così come quello degli sbarchi e degli sbandati in giro per il Paese. Questo è il vero fatto grave e imperdonabile che si è scaricato su tutti i cittadini da Nord a Sud. Altro che successi del Governo Gentiloni e del ministro Minniti, al quale comunque va riconosciuta una sensibilità e una capacità sul tema diversa dal passato. Per questo diciamo che il problema non è la frase sciocca di Attilio Fontana, che semmai ne pagherà le conseguenze in termini elettorali, ma quello che stanno subendo innanzitutto gli italiani così come gli stessi immigrati per via degli sbagli imperdonabili del centrosinistra.


di Elide Rossi e Alfredo Mosca